I militari della Stazione Carabinieri di Acqualagna, unitamente a quelli della dipendente Aliquota operativa e della Stazione di Urbino, alle ore 3,30 circa odierne, hanno tratto in arresto S. R. J, 22nne di nazionalità polacca, residente a Urbino località Canavaccio, per:
- Resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale;
- Violenza privata;
- Violazione di domicilio.
Il giovane, in evidente stato di alterazione psicofisica, presumibilmente dovuta all’assunzione di sostanza stupefacente, nella tarda serata si introduceva, nell’appartamento di due coniugi ultrasettantenni di Canavaccio dopo aver sfondato con il proprio corpo il vetro della porta d’ingresso.
Ad accorgersi per prima di quanto stava accadendo era la moglie che, intenta a guardare il televisore in cucina, sentendo dei passi prima e l’infrangersi dei vetri dopo, vedeva balzare nel corridoio il 22enne, con gli avambracci e le gambe sanguinanti a causa dei tagli appena riportati.
La donna veniva subito raggiunta dal marito che si era già ritirato in camera da letto. I due, seppur increduli e impauriti, affrontavano il ragazzo tentando di calmarlo e riuscendo nel frattempo a chiedere aiuto alla Centrale Operativa della Compagnia di Urbino. S.R.J., mentre pronunciava frasi farneticanti e si muoveva freneticamente per tutte le stanze della casa, trovava sopra ad una macchina da cucire un paio di forbici con le quali iniziava a minacciare i predetti, ai quali intimava di stare fermi e zitti, impedendo loro, di fatto, di allontanarsi.
I militari, appena giunti, cercavano di trovare un punto di contatto con il ragazzo al fine di tranquillizzarlo attraverso l’instaurazione di un dialogo, ma lo stesso minacciava anch’essi continuando a brandire ad altezza d’uomo le forbici e tentava ripetutamente di colpirli con suppellettili e oggetti vari.
Approfittando di ciò, si rifugiava all’interno della cucina tenendo sotto minaccia la donna che era stata costretta a seguirlo.
Considerando, pertanto, che i tentativi esperiti sino a quel momento non avevano ottenuto l’esito sperato, gli operanti decidevano l’intervento, pianificandolo secondo procedure operative ben definite, così da salvaguardare l’incolumità di tutti i presenti. Infatti, l’azione fulminea e decisa dei militari consentiva, dopo una breve colluttazione con il ragazzo, di immobilizzarlo e di farlo sottoporre alle necessarie cure sanitarie da parte del 118 di Urbino.
Nella tarda mattina odierna, a seguito di rito direttissimo, veniva convalidato l’arresto del predetto e disposta nei suo confronti l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
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