E’ uno studioso originario di Fano l’ideatore dell’affascinante progetto che sarà inaugurato il 28 giugno a Roma e che svela finalmente il fregio della Colonna Traiana. Il dott. Francesco Zan, dell’Università di Firenze, aveva presentato il suo progetto, ora realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina, a Fano, qualche mese fa, al Centro Studi Vitruviani e al Presidente del Comitato Scientifico Salvatore Settis che ha subito accettato l’intrigante sfida di sostenerlo e portarlo alla fruizione del pubblico e di numerosi studiosi. “Finalmente siamo in possesso di uno strumento per studiare a fondo l’iconografia della Colonna – afferma il dott. Zan – Questo progetto permette di studiare il fregio da punti di vista diversi e più approfonditamente.”

Il decoro raffigurato sulla Colonna Traiana apparirà come “srotolato” su un telo pvc fissato su una struttura in metallo a doppio spiovente, per una lunghezza di circa m. 80 per lato. Il supporto è posto al centro di piazza del Foro di Traiano, nelle immediate vicinanza del Foro. Il fregio della Colonna Traiana diventa quindi completamente leggibile e fruibile da tutti, nello stesso luogo dove si trova il monumento originale. I visitatori potranno memorizzare alcune scene del fregio in base alla loro formazione e poi cercheranno di ritrovare quelle scene sul monumento. Questo genera un dialogo inedito tra il monumento e le persone, aumentando sensibilmente la qualità dell’esperienza di trovarsi a Roma sia per il turista che viene per la prima volta, sia per chi vi abita e che potrà guardare con occhi diversi ciò che pensava di conoscere.

La riproduzione fotografica del fregio completo della Colonna Traiana è stata realizzata interamente con riprese da terra alla luce naturale, modalità a cui si devono i suggestivi cambiamenti di contrasto del marmo originale. Sarà possibile finalmente apprezzare pienamente, oltre alla perfetta scansione delle scene, la maniera geniale e creativa con cui queste si collegano di volta in volta tra loro, mediante sovrapposizioni, simmetrie, spostamenti, punti di fuga, che rendono il fregio particolarmente vivo. Osservato più volte il fregio linearizzato, sarà poi più facile ritrovare le diverse scene delle imprese di Traiano sul monumento originale, anche quelle situate nelle spire più alte. Inoltre si potranno mettere a confronto le scen del fregio con quelle delle maioliche istoriate rinascimentali del Museo del Bargello di Firenze che saranno riprodotte su alcuni Totem installati in vari punti del percorso. Il Centro Studi Vitruviani sta pensando ad una possibile collocazione fanese del pregevole lavoro per farlo ritornare lì dove il progetto è stato concepito.

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