L’ospedale di Urbino non può essere ospedale di rete solo sulla carta e le rassicurazioni dell’Assessore Regionale e della direttrice di Area Vasta non bastano… occorrono atti concreti.

Di fatto il nostro nosocomio, che dopo la chiusura e la conversione in casa della salute di tutti i presidi ospedalieri minori e’ rimasto l’unico ospedale di Area Vasta, sta subendo riduzioni e depotenziamenti inaccettabili. La Diabetologia e’ in evidente difficoltà, il Pronto Soccorso non ha spazi adeguati e sufficienti a rispondere alle necessità dell’intera area interna, Chirurgia e Medicina non funzionano al meglio, oculistica rischia di chiudere completamente lasciando spazio solo alla societa’ pubblico-privata di Montefeltro Salute, ci sono criticità che non vengono risolte ed eccellenze che non vengono valorizzate. Ci sono aree di vecchi reparti rimasti vuoti mentre specialistiche che sono un fiore all’occhiello dell’ospedale necessitano di spazio e di posti letto.

L’Amministrazione cittadina non può continuare a guardare in silenzio il declino dell’ospedale e deve pretendere a gran voce il mantenimento e il potenziamento dei servizi. Il rischio di vedere depauperato il nostro ospedale in favore dell’ospedale unico della costa e’ troppo elevato e occorre intervenire subito. L’Amministrazione comunale con il sindaco Gambini ha messo la questione sanitaria tra le sue priorità decidendo anche di dare seguito, al contrario di quanto fatto da Corbucci, ad una mozione votata all’unanimità dal precedente consiglio comunale ma rimasta chiusa in un cassetto, ovvero la mozione che impegnava il sindaco e l’amministrazione a compiere ogni atto utile a riportare in Urbino la sede amministrativa dell’Area vasta 1.

Pertanto, d’intesa con il Sindaco, ho presentato oggi una mozione in consiglio regionale affinché venga rivista la decisione di ubicare a Fano la sede amministrativa dell’area vasta 1. Va infatti precisato che al momento di nominare i direttori e di individuare le sedi territoriali, la Giunta Regionale adottò il criterio della corrispondenza della sede dell’area vasta con il comune capoluogo di Provincia con l’eccezione dei casi in cui lo stesso comune e’ già sede di Azienda Ospedaliera. Ebbene, nella nostra provincia il capoluogo e’ doppio ( fatto spesso dimenticato dagli amministratori regionali nonostante un regio decreto e una sentenza della corte costituzionale, la 237/2013, che ha impedito la chiusura del tribunale feltresco proprio in virtù del fatto che Urbino e’ capoluogo di provincia al pari di Pesaro.) Pertanto se la sede non poteva andare a Pesaro…era corretto che venisse in Urbino, anche perché la città e’ baricentrica rispetto a tutto il territorio dell’area vasta e in Urbino l’Asur dispone di locali propri ove ubicare gli uffici.

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