No alla pista ciclabile. Si alla riattivazione della ferrovia.
Appuntamento venerdi sera alle 21 alla “Grotta” di S.Agostino a Fossombrone perché “dopo gli ultimi avvenimenti e le dichiarazioni di amministratori ed associazioni si sta focalizzando il dibattito se riaprire oppure trasformare la vecchia tratta”.
Annunciata la presenza dei sindaci di Urbino, Fermignano e Piobbico.
“Saranno mostrati i progetti e le valutazioni che impongono la riapertura del servizio su rotaia. La popolazione è invitata – si legge ancora in una nota – il presidente Spacca ha mostrato interesse per la ferrovia all’ incontro con il sindaco di Urbino”.
Tuona da Cagli Giuseppe Gambioli presidente del PRI Marche: “Sulla ferrovia Fano Urbino siamo al paradosso. Mentre il sindaco di Urbino sollecita la Regione Marche per la riapertura e avrà presto un incontro a Roma, a Fossombrone cinque sindaci della Valle del Metauro con la Provincia e il presidente di Megas Net si sono riuniti per annunciare la pista ciclabile. Le ragioni avanzate a favore della bicicletta sono stupefacenti, assurde e fuori da ogni logica. La più gettonata è quella dell’opportunità di installare sottoservizi come la banda larga, acquedotti e altre utenze non meglio specificate. Questi sottoservizi dovrebbero portare benefici inaspettati a tutti i cittadini della vallata. Quello che si dimenticano di dire è che queste aspettative non sono incompatibili con la riapertura della ferrovia. Anzi. Avremmo una compartecipazione fruttando più sinergie. Megas Net ad esempio potrebbe compartecipare economicamente alla riapertura della ferrovia con la possibilità d’inserire i cavi della banda larga. Chi è contro la riapertura della ferrovia non si rende conto del danno che produrrà. Le nostre zone stanno diventando meta turistica di grande interesse con Urbino al centro. Una ferrovia che dalla costa adriatica attraversa la vallata del Metauro fino alla città ducale, patrimonio dell’Unesco, sarà una grande opportunità per tutti. Compresa Fano che diventerà uno snodo ferroviario importante con la possibilità di aumentare le fermate dei treni veloci”.
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