Guardia di Finanza: A Urbino sequestrati 2000 prodotti privi del marchio “CE”
L’azione di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro e Urbino, prosegue senza sosta. Nella giornata di ieri, i militari della Compagnia di Urbino, hanno eseguito un sequestro nel corso di specifici e sistematici controlli finalizzati alla repressione della contraffazione dei marchi ed alla tutela della salute dei consumatori.
In particolare, l’operazione di servizio che ha avuto inizio nelle prime ore della giornata di ieri, ha portato al sequestro di 1950 tra articoli elettrici costituiti da lampade, torce, prese, cuffie, cavi elettrici cavi usb ecc., e giocattoli di ogni genere. I prodotti sono stati sequestrati in quanto privi dei requisiti minimali di sicurezza e conformità, atteso che mancavano della certificazione di conformità “CE” o, in alcuni casi, recavano apposta una marcatura evidentemente alterata o contraffatta, per un valore commerciale pari a circa 10.000 euro. L’attività ha visto coinvolti i comuni di Pesaro, Urbino ed Urbania.
Segnalato alla locale autorità giudiziaria un soggetto di nazionalità cinese, per i reati di vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione (art. 470 c.p.), introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.), frode nell’esercizio del commercio (art 515 c.p.), vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 515 c.p.).
L’operazione di servizio della Guardia di Finanza conferma l’attenzione operativa del Corpo volta al contrasto di un fenomeno che, per effetto di una vera e propria concorrenza sleale, determina rilevanti distorsioni del mercato in danno degli operatori economici che rispettano le normative in materia di sicurezza dei prodotti. L’impegno che la Guardia di Finanza rivolge alla lotta al fenomeno della contraffazione e della sicurezza dei prodotti è dettata dalla necessità di assicurare sul mercato una corretta concorrenza che tenga conto della qualità e soprattutto della sicurezza dei prodotti a tutela dei consumatori finali, nell’ evidenza che queste attività illecite rechino un danno economico alle imprese che hanno regolarmente registrato i marchi.
Al momento dell’accesso, i militari hanno anche constatato la presenza di 3 lavoratori “in nero” dislocati nei diversi punti vendita.
I controlli in materia continueranno al fine di porre un argine all’illecito fenomeno.
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