Nuovo allarme oggi pomeriggio a Calmazzo. L’aria era impregnata di sostanze irritanti a causa dei camini della Metalli Plastificati. Telefonate dei residenti sono arrivate in municipio. La polizia municipale è stata inviata sul posto per un sopralluogo urgente.
Anche il preside Eugenio Grottola si è fermato a parlare con alcuni rappresentanti del comitato che si è autoconvocato con tutta urgenza per stabilire quale strategia adottare. “Non bisogna certo essere degli esperti – ha fatto notare tra gli altri Sandro Serafini – per rendersi conto della cappa di nebbia che sovrasta il centro abitato e del leggero bruciore che si sente alle labbra dopo che si rimane all’aperto per qualche minuto”. A seconda di come ci si sposta per le vie della frazione si sente che anche per i polmoni proprio non va. “Si tratta di correnti d’aria che spostano il flusso acre che lentamente si propaga e si fa pesante”.
Altre testimonianze: “Il primo giorno di scuola alcuni camion che dovevano entrare nell’opificio con materiale ferroso sono stati fatti attendere poco prima dell’accesso a Calmazzo. Poi hanno attraversato la frazione per oltrepassare i cancelli della Metalli Plastificati”. Ancora: “C’è stato qualche genitore che ha già ritirato il proprio figlio da scuola pensando di trasferirlo altrove. Serve unità e compattezza perché qui bisogna prepararsi ad una battaglia dura. Si tratta di tutelare la salute di tutti”. La mobilitazione prende piede: “strano che nessuna segnalazione inoltrata da tempo abbia avuto riscontro, a questo punto bisogna chiedere di essere ricevuti dal Prefetto per denunciare quanto sta succedendo”.
Si vive in un’atmosfera irreale. Quando piove a terra ricade la patina delle sostanze che si sono sollevate in aria.
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