Un sospetto caso di ebola nella nostra regione,le Marche. Dalle prime notizie si tratterebbe di una donna straniera, recentemente tornata dalla Nigeria, che presenta i sintomi riconducibili alla febbre emorragica.
“ La notizia è una di quelle che non vorresti mai sentire e tantomeno trovarti a gestire come assessore regionale alla Sanità. Ma abbiamo scelto la trasparenza della comunicazione e un flusso di notizie in tempo reale come unico modo in queste ore di rendere un corretto servizio informativo alla popolazione. Il sistema sanitario regionale e la Regione, sia come servizio Sanità che come Protezione Civile, stanno gestendo questo caso sospetto di Ebola con il massimo grado di attenzione come è scontato e giusto che sia. Ciò che vorrei far rilevare è che si tratta ancora di un sospetto e questo va tenuto ben presente in ogni tipo di informazione. Non si tratta di minimizzare ma nemmeno di allarmare prima che vengano fatti tutti i dovuti accertamenti. Con la Divisione Malattie Infettive dell’Ospedale regionale di Torrette dove la donna è stata ricoverata e con il dirigente medico, prof. Tavio restiamo costantemente in contatto da questa mattina, dopo aver appreso la notizia.
L’allerta che è scattata prontamente all’Ospedale di Civitanova Marche e le procedure messe in atto dimostrano già un’ottima efficacia operativa per la gestione di questo tipo di emergenza. La Regione Marche, infatti, con tempismo, senso di responsabilità e lungimiranza aveva recepito le indicazioni nazionali sul livello di attenzione, sorveglianza e controllo in caso si presentassero eventuali casi sospetti ed aveva elaborato nei giorni scorsi un protocollo con le linee guida da adottare da tutto il sistema regionale e locale. Alla redazione delle linee guida ha lavorato il Gruppo Operativo per le Emergenze Sanitarie (GORES) istituito dal Presidente della Giunta dopo l’episodio della SARS. In questi anni si è collaudato un metodo di lavoro collegiale e una task force tra Protezione Civile, Assessorato alla Salute, Agenzia Sanitaria Regionale, Aziende del SSR, Ufficio di Sanità Marittima ed aeroportuale (USMAF) di Ancona, che ha già sperimentato positivamente e in più occasioni, la gestione di epidemie veterinarie con possibili riflessi sulla popolazione e la pandemia influenzale del 2009.
Così il primo settembre scorso sono state inviate alle Aziende del SSR le indicazioni operative per organizzare in modo efficace ed omogeneo in tutto il territorio regionale la pronta risposta ad un eventuale caso sospetto: il punto di riferimento per l’approfondimento diagnostico è stato centralizzato presso l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona dove sono presenti sia reparti di Malattie infettive , che il laboratorio di Virologia già individuato a livello regionale per le problematiche di sanità pubblica. Gli altri reparti di malattie infettive del territorio, appartenenti alla Azienda Marche Nord ed all’ASUR, sono stati individuati per l’eventuale ricovero di persone non malate ma che risultino contatti stretti e ad alto rischio rispetto al sospetto malato; i Servizi di Igiene Pubblica dell’ASUR sono infine stati individuati per le valutazioni e la sorveglianza epidemiologica nel territorio. Le procedure saranno eventualmente modificate alla luce delle indicazioni internazionali e nazionali che dovessero susseguirsi. “
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