Sabato sera scoppia una rissa nel piazzale difronte alla stazione ferroviaria di Fano. Arriva una prima chiamata al 112, una pattuglia della radiomobile della Compagnia Carabinieri di Fano interviene sul posto, dove due coppie di magrebini si fronteggiano con calci e pugni ed un numero imprecisato di loro connazionali a fare da pubblico interessato.
La pattuglia viene accolta con ostilità. I due militari chiedono rinforzi e, superato il muro degli spettatori, si frappongono tra le due fazioni.
Giunge la pattuglia della Stazione di Marotta e una pattuglia dei Vigili Urbani di Fano.
Nel frattempo i quattro non demordono reagendo all’intervento dei Carabinieri. Un magrebino nella foga di colpire l’avversario travolge un Militare facendolo cadere a terra. Grazie ai rinforzi, mutano i rapporti di forza e il pubblico alla spicciolata si da alla fuga. I quattro magrebini vengono quindi bloccati ed ammanettati. Uno dei quattro, con il volto tumefatto e pieno di sangue, scopre di aver perso due incisivi. Portato al pronto soccorso verrà rilasciato con una prognosi di 10 giorni.
In caserma, i Militari insieme ai Vigili Urbani hanno cercato di ricostruire quanto accaduto. Due fratelli, S.M. 39enne e N.M. 44enne, gravati da numerosissimi precedenti penali per reati contro la persona e sottoposti all’obbligo di firma sono entrati in colluttazione con due connazionali, S.E. 42enne e M.J. 40enne, anch’essi gravati da numerosi precedenti penali, legati a loro volta da rapporto di parentela in quanto cognati. Complice l’abuso di alcool, non è stato possibile comprendere i motivi scatenanti il gesto.
I quattro sono stati tratti in arresto e trattenuti nelle celle di sicurezza presso la Compagnia Carabinieri di Fano in attesa del processo con Giudizio Direttissimo che si celebrerà davanti al Giudice del Tribunale di Pesaro.
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