Marotta (PU): I Carabinieri raccolgono la denuncia di una mamma attenta e coraggiosa. Allontanato il vicino di casa cui erano stati affidati i figli della donna.
Una coppia di Marotta, dovendo partecipare ad un funerale, affida i suoi due figli di otto e nove anni ai dirimpettai. Si tratta di due pensionati di 60 anni circa che hanno sempre mostrato disponibilità e attenzione verso i bambini. Al ritorno dal funerale la mamma si accorge immediatamente che il piccolo, stranamente, ha la maglietta all’interno dei pantaloni e non fuori come al solito. Lo porta a fare la doccia e nota degli strani arrossamenti. Comincia a chiedere cosa sia successo. Il piccolo non risponde. Il grande fa qualche piccola ammissione. Il fratello è stato spogliato dal vicino il quale a sua volte si è spogliato mentre il grande ha rifiutato il gioco. La mamma si allarma e convince il piccolo a raccontare il tutto. Si scopre che il pensionato, appena uscita la moglie per fare la spesa, ha chiesto ai bambini di spogliarsi per giocare con lui. Il grande si è messo a guardare la televisione mentre il piccolo ha accettato.
La donna immediatamente affronta il vicino urlandogli in faccia tutta la sua rabbia. Lui non proferisce parola, si gira e rientra in casa. La donna chiama il marito ed insieme si rivolgono alla Stazione Carabinieri di Marotta. Il Comandante, vista la delicatezza del caso, raccoglie con dovizia di particolari i racconti dei coniugi che, seppur de relato ricostruiscono nei minimi dettagli l’accaduto. Scatta la perquisizione a casa del sospettato, viene filmata la stanza ove era stato commesso l’abuso (perfettamente coincidente al racconto dei bambini) e viene sequestrato un pc per verificare la presenza di materiale pedopornografico.
Nel corso della perquisizione l’uomo blaterava scuse quali “il bambino voleva fare il gioco della puntura e si era incuriosito per una cicatrice che avevo all’inguine..” Nel frattempo medici del Pronto Soccorso di Fano riscontrano quanto già constatato dalla mamma. Raccolti gli elementi i Carabinieri hanno segnalato il tutto all’A.G.. Il Pubblico Ministero ha richiesto di assumere con incidente probatorio in camera protetta le dichiarazione dei due bambini. Appurata la concordanza delle dichiarazioni dei due fratelli con quanto riscontrato dai Carabinieri, il P.M. ha richiesto immediatamente una misura coercitiva subito accordata da GIP del Tribunale di Pesaro che ha emesso un’ordinanza di divieto di dimora nei comuni di Fano e Mondolfo.
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