Agricoltori e allevatori pronti a scendere in piazza dopo la perdurante assenza di risposte da parte della Regione Marche sui problemi degli attacchi di lupi e cinghiali alle aziende sul territorio.
Ad annunciarlo è la Coldiretti che ha indirizzato una lettera al presidente della Regione Marche, Spacca, e agli assessori Malaspina, Giorgi e Mezzolani e ha poi invitato i suoi rappresentanti all’interno degli Ambiti territoriali di caccia, gli enti che sovrintendono alla gestione del problema selvatici, ad autosospendersi. Tre i problemi che rischiano di incendiare le campagne. Il primo è relativo ai danni causati dai lupi, con la Regione che, con un anno e mezzo di ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge, ha presentato una delibera che cambia le regole in modo retroattivo, introducendo nuovi adempimenti burocratici per chi in realtà ha già presentato domanda di indennizzo. Ma il documento mette anche nero su bianco che verrà comunque pagata solo per una parte del valore degli animali uccisi e unicamente nell’eventualità che ci siano soldi in bilancio. “Un insulto alla dignità delle nostre imprese e un danno gravissimo alla loro attività economica” accusa il presidente Tommaso Di Sante. Resta inoltre irrisolto il gravissimo problema dei danni causati dagli animali selvatici. La presenza dei cinghiali sul territorio regionale ha raggiunto livelli insostenibili per le aziende agricole, con i campi che sono quotidianamente “arati” da branchi fino a cinquanta-cento capi.
Gli animali selvatici affollano le zone interne e montane ma ormai si spingono anche fino alle fasce collinari e costiere, prendendo d’assalto le coltivazioni. Una situazione che costringe ormai le aziende a lasciare i terreni incolti, stravolgendo l’assetto produttivo delle nostre zone. Considerata la perdurante incapacità a porre un freno al fenomeno e in attesa di segnali chiari da parte della “politica regionale, Coldiretti ha invitato i propri rappresentanti nominati all’interno degli Ambiti territoriali di caccia a sospendersi dall’incarico. In merito poi alla questione Blue Tongue, la malattia innocua per l’uomo ma che rischia di colpire le greggi, c’è troppa confusione in ordine al piano di vaccinazione e agli interventi da effettuare a tappeto su bovini ed ovini, per prevenire la diffusione del problema. Serve che, nell’interesse delle imprese agricole, produttrici di beni di consumo alimentare, il fenomeno venga trattato in forma chiara, sia dal punto di vista tecnico che da quello politico.
No Comment