“Vorrei dire a tutti coloro che si trovano in situazioni di disagio, di non mollare mai. Solo rialzandosi e affrontando i problemi a muso duro si possono superare i momento di difficoltà… rialzarsi sempre”.

Riccardo Tondi, 36 anni, pesarese, milita nella nazionale di calcio amputati che fra qualche giorno volerà in Messico per partecipare alla Coppa del mondo in programma dal 30 novembre all’8 dicembre. Tre anni fa un incidente in moto gli ha cambiato la vita, ma lui non ha mollato e, passo dopo passo, grazie alla famiglia e a una grande forza di volontà,  si è scoperto” sportivo.

Calcio, e non solo. Fa parte infatti anche della nazionale di snowboard.

Ieri mattina l’atleta pesarese è stato ricevuto dall’assessore allo Sport Mila Della Dora, che ha voluto salutarlo e fargli un grosso “in bocca al lupo” prima della partenza, prevista per giovedì.

“Da quest’anno Riccardo Tondi fa parte della nazionale di calcio amputati, e noi ne siamo fieri. Oltre al calcio però – prosegue l’assessore –, coltiva anche la passione per lo snowboard. Riccardo per noi è una persona speciale, una persona con grandi qualità e una grande forza di volontà. Il suo deve essere un esempio per tutti, ad andare avanti e a non arrendersi mai. Da domenica avrà la possibilità di difendere i colori italiani in Messico e noi gli auguriamo di vincere il più possibile”.

Il programma della Coppa del mondo prevede: domenica 30 novembre la prima partita contro i padroni di casa del Messico (alle 17.30 ora locale); il 1 dicembre l’Italia scenderà in campo contro la Polonia, quindi il 2 gli azzurri saranno opposti alla Georgia. Le formazioni sono 23 provenienti da tutti e cinque i continenti, passeranno il turno le prime due squadre di ogni girone e le 4 migliori terze.

La nazionale italiana di calcio amputati si è formata l’8 dicembre del 2012.

“Per l’Italia si tratta di un esordio – spiega Tondi -, visto che è nata due anni fa. I più  bravi? L’Uzbekistan è la favorita, seguita dalla Turchia, con cui ci siamo incontrati a settembre in Polonia e abbiamo perso 3 a 0, ma con onore”.

Che chance ha l’Italia in questa competizione?

“Il mister dice che la priorità è passare il turno e arrivare tra le prime dieci. E questo sarebbe già un grandissimo risultato, visto i livelli molto elevati di Uzbekistan, Turchia, Argentina, Russia e Inghilterra”.

I meno giovani tornano con i ricordi a quell’indimenticabile mondiale del 1970, in Messico. Semifinali, Italia-Germania, finita 4 a 3. C’è la possibilità di ritrovarvi di fronte i tedeschi?

“Sì, certo, ma occorre passare il turno. Comunque, il 14 giugno scorso abbiamo incontrato la Germania a Gabicce e abbiamo vinto 5 a 0”.

Pronto per partecipare ai mondiali?

“Per me è un’esperienza importante, anche per questo vorrei ringraziale l’Asd Muraglia e l’Asd Real Santa Veneranda per avermi permesso di allenarmi con loro”.

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