Una donna cinese e il figlio minorenne hanno rubato tre giubbotti firmati, per un valore di 400 euro circa in un negozio di abbigliamento presso il Centro Commerciale di Santa Lucia.
I Carabinieri della Compagnia di Urbino, intervenuti sul posto, hanno acquisito le registrazioni filmate dal servizio interno di videosorveglianza e hanno così potuto accertare che la donna aveva asportato due giubbotti: un chiodo nero e un giubbino fiorato. Il primo era stato nascosto all’interno del passeggino e il secondo, approfittando del fatto che la commessa fosse impegnata con altri clienti, l’aveva portato via tenendolo in mano con disinvoltura.
La visione delle immagini permetteva, inoltre, di appurare che il figlio minorenne, nel primo pomeriggio, era entrato nel negozio e, dopo aver indossato un giubbotto blu e rosso, riusciva a bypassare indisturbato il controllo alla cassa. Questo modus operandi, utilizzato per appurare quali sistemi di antitaccheggio avesse il negozio, avrebbe permesso alla madre, qualora il figlio fosse stato scoperto, di intervenire facendo passare l’azione come la “bravata” di un ragazzino.
Per identificare e rintracciare gli autori del furto è stata immediatamente diramata a tutti i Comandi dipendenti una immagine fotografica della donna di origine asiatica. In data 01/12/2014, nel corso di mirate indagini, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di S. Angelo in Vado, accertavano che la medesima era domiciliata in quel centro. Unitamente ai militari del NORM della Compagnia eseguivano, su decreto urgente emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Urbino, una perquisizione domiciliare, rinvenendo tutto l’abbigliamento rubato.
La signora W. X. è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Urbino poiché ritenuta responsabile del reato di furto aggravato, in concorso con il figlio minorenne.
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