Nella giornata di ieri domenica 25, il personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un 60enne italiano, responsabile di violazioni penali in materia di armi e munizioni.
In particolare, da qualche tempo il Commissariato di P.S. di Urbino aveva intensificato i controlli nelle zone di Montesoffio, Gualdi di Urbania e dintorni, a seguito delle segnalazioni di alcuni residenti circa esplosioni di colpi di arma da fuoco, con ogni probabilità riconducibili ad attività illegali di bracconaggio.
Nella circostanza gli Agenti identificavano un 60enne, intercettato all’uscita di un terreno agricolo. I Poliziotti estendevano il controllo alla sua abitazione di Urbania. Dall’accertamento emergeva che l’uomo deteneva armi e munizioni in località diverse da quelle indicate in denuncia e che, inoltre, possedeva munizioni a palla di calibro non dichiarato.
Nella stessa circostanza veniva rinvenuta una carcassa di capriolo, della quale il 60enne non giustificava plausibilmente la provenienza.
La carcassa veniva sequestrata ed affidata in custodia al CRAS della Provincia di Pesaro e Urbino.
Nell’ambito della medesima attività veniva controllati anche altri cacciatori, nei confronti di alcuni dei quali venivano elevate sanzioni amministrative per illeciti in materia di caccia.
Giovedì notte i militari del comando dei Carabinieri di Urbino hanno anche denunciato due uomini – padre e figlio entrambi dipendenti comunali – per porto abusivo d’armi mentre stavano andando a caccia di cinghiali.
I due, recidivi, sono multati per 3.000 euro.
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