Prosegue la 4° edizione della rassegna “Con le parole giuste” Le parole della giustizia nella filosofia, nella letteratura, nella società
Terzo incontro:
“Memoria – Imparare dal passato”
A Fano il racconto di una ‘Giusta tra le Nazioni’
per il Giorno della Memoria
Prosegue la rassegna “Con le parole giuste – le parole della giustizia nella filosofia, nella letteratura, nella società”, organizzata da Comune di Fano – Assessorato alle Biblioteche e alla Legalità Democratica, Mediateca Montanari – Memo, Biblioteca Federiciana, Fondazione Federiciana, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati – sezione Marche. Il terzo appuntamento della rassegna celebra il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico nei campi nazisti. Sarà proprio la parola “Memoria – Imparare dal passato” a fare da filo conduttore ai due appuntamenti in programma alla Memo:
– martedì 20 gennaio alle ore 17.00 sarà proiettato il film “In darkness” di Agnieszka Holland (2011), tratto dal libro “In The Sewers of Lvov” di Robert Marshall (1990);
– martedì 27 gennaio alle ore 18.00 si terrà l’incontro pubblico con Italo Arcuri, giornalista e vice sindaco del Comune di Riano, Miriam Dell’Ariccia, alias Memme Bevilatte, Felice Giovannucci, figlio di Teresa Giovannucci e Pietro Antonini, e Maurizio Ascoli, Presidente dell’ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati – di Roma.
Come sempre, l’incontro vedrà la partecipazione di un magistrato, questa volta sarà presente la Dott.ssa Maria Letizia Fucci, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Pesaro. Nel corso della mattinata, gli stessi ospiti saranno protagonisti del Consiglio Comunale monografico sulla “Giornata della Memoria” in seduta straordinaria presso la Sala Verdi del Teatro della Fortuna di Fano, aperto agli studenti delle scuole superiori cittadine.
In occasione del Giorno della Memoria, si presenta il libro “Memme Bevilatte salvata da Teresa” di Italo Arcuri (Suraci Editore, 2014), che racconta una storia di salvezza avvenuta proprio a Riano, in provincia di Roma, durante gli anni dell’occupazione tedesca.
Protagonisti Teresa Giovannucci e Pietro Antonini, che per nove mesi nascosero presso la loro casa otto ebrei, tra cui una bambina di tre anni, Miriam Dell’Ariccia, alias Memme Bevilatte, salvandoli da morte certa. I fatti che si narrano nel libro – con prefazione di Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – raccontano di una vicenda umana che si intreccia con gli accadimenti più complessivi dell’Italia e del mondo e si sviluppano in un arco temporale che va dal 1924 al 1944: il fascismo, il nazismo, la seconda guerra mondiale, le leggi e le persecuzioni razziali, la liberazione.
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