PESARO – Si chiama Smart Road Sense ed è «l’applicazione per smartphone, scaricabile da tutti i cittadini, che permette all’amministrazione comunale di valutare in misura ulteriore le criticità e lo stato di manutenzione delle strade pesaresi. In modo da pianificare le priorità degli interventi», dice l’assessore Andrea Biancani. Che guarda all’open data, la cosiddetta amministrazione trasparente: «Meglio essere aperti che non condividere. Mettiamo i dati in rete, saranno accessibili per chiunque: la mappa sulle condizioni delle strade sarà costruita con l’aiuto dei cittadini che utilizzeranno questo strumento. Una vera e propria banca dati in tempo reale».
Monitoraggio. Smart Road Sense è un’app Android messa a punto dall’università di Urbino, nello specifico dalla Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Informazione, che da più di un mese il Comune di Pesaro – «come prima realtà in Italia», specifica l’assessore – sta testando negli smartphone dei dipendenti dell’ufficio manutenzioni e del centro operativo: «Con le nostre macchine abbiamo mappato il 70 per cento delle strade (315 chilometri su 450, ndr). Ma sono necessari più passaggi per avere dati maggiormente precisi: per questo l’apporto dei cittadini sarà importante. Abbiamo asfaltato cinque chilometri nel 2014, faremo lo stesso nel 2015, investendo un altro milione di euro. L’app è uno strumento in più, che si aggiunge al lavoro di Global Service. A giugno, quando faremo la nuova gara per assegnare la manutenzione, nel bando inseriremo anche l’utilizzo dell’applicazione». Che ora è disponibile su Google Play Store mentre, nel frattempo si apre il portale, con il rilascio dei dati in modalità aperta.
Mappa. Un meccanismo che il professore Alessandro Bogliolo, professore dell’università di Urbino, descrive così: «Il principìo si modella sul crowdsensing: in sostanza la ‘folla’ funziona da sensore, attraverso gli smartphone. L’app rileva la qualità della strada mentre si viaggia in macchina, attraverso la lettura delle accelerazioni subite, depurate dagli elementi che già si possono prevedere. Ma è anche un server che raccoglie i dati e una mappa che li mostra, con colori dal verde al rosso, in base al deterioramento dell’asfalto e del manto». Così, nota Bogliolo, «si capisce lo stato delle cose prima ancora di pianificare gli interventi di manutenzione. Le risorse sono limitate e vanno spese al meglio. La visione? Il Comune si fa promotore verso i cittadini dell’adozione della tecnologia, non mettendosi in contrapposizione. Il messaggio è: ‘Siamo nella stessa barca, le strade sono un bene pubblico e dobbiamo gestirle insieme’». Per ulteriori informazioni: informatica.uniurb.it/
No Comment