“Grazie al Piano Telematico Regionale, il 95% del territorio risulta coperto dalla connessione superveloce a 20 Mbit/s” con queste parole di appena un anno fa, l’Assessore Paola Giorgi ci aveva annunciato la rivoluzione digitale in atto nelle Marche, grazie ad un importante investimento di risorse anche in chiave europea.

“95 centrali Telecom aggiornate all’ADSL2+ con il cofinanziamento della Regione”

E ancora: “nel 2015 copertura totale!”

Quanta enfasi, quanto entusiasmo, nell’annunciare il tentativo di raggiungere un obiettivo che sarebbe il minimo sindacale. Già, perché se per l’Assessore la rete a 20 Mbit/s è “superveloce” in Europa si tratta di un servizio base, il minimo sul mercato. Ma tant’è, da buoni italiani ci saremmo pure accontentati, come capita sempre più spesso, facendo finta di non sapere che il nostro Paese è ultimo tra quelli del G8 e penultimo in Europa per qualità delle connessioni di rete, invece la realtà è ancora peggiore. La dura realtà, che noi utenti tocchiamo con mano tutti i giorni, ce la fornisce nero su bianco proprio Telecom, il gestore monopolista della rete (perché nei fatti è così) che a fronte di costosi contratti fornisce un servizio da terzo mondo.

Nell’ultimo rapporto sulle centrali ADSL, pubblicato il 3 febbraio scorso, questa è la desolante situazione del nostro territorio:

In tutta la Provincia di Pesaro e Urbino ci sono 75 centrali, di cui appena 5 (un misero 6%) sono abilitate alla connessione a 20 Mbit/s (4 sono su Pesaro e 1 su Fano). Delle rimanenti, 43 sono a 7 Mbit/s e 27 sono ancora ferme a 640 Kbit/s. Ma le cattive notizie non finiscono qui. Telecom ci informa che nel totale delle 75 centrali, ben 47 sono SATURE senza previsione di ampliamento.

Di cosa stiamo parlando quindi?

L’Assessore Giorgi dovrebbe spiegarci quale è stato il criterio di investimento sul territorio, perché se le centrali potenziate in tutta la Regione sono state 95, la matematica vorrebbe che ad ogni Provincia ne sarebbero toccate una ventina. Dove sono le altre 15 su Pesaro-Urbino? Ho la netta impressione che, anche questa volta, in Ancona si siano dimenticati di noi con la complicità dei nostri amministratori locali che guardano beati lo scorrere del fiume standosene seduti sulla riva. Mentre il mondo va avanti e sempre più informazioni e contenuti viaggiano sul web, mentre le aziende europee agganciano il 14% del loro fatturato grazie ad internet, nella nostra Provincia dobbiamo ringraziare di avere un 7 Mbit/s che va e viene! Assurdo. Ho presentato una mozione consiliare per affrontare il problema e per chiedere che la Regione investa davvero sulla banda larga nel nostro territorio iniziando proprio dalle centrali che servono cittadini e imprese di Vallefoglia (quella di Montecchio, ad esempio, è satura!).

Intanto invito tutti i cittadini/utenti ad inondare di segnalazioni il sito predisposto dalla Regione per monitorare lo stato della rete e per raccogliere le criticità (http://segnalazioni.rete.marche.it), sperando che capiscano che quassù siamo ancora nel medioevo…. altrochè banda larga!

Luca Lucarini

Consigliere comunale “Insieme per Vallefoglia”

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