Ai tecnici dell’Arpam il compito di accertare quali rischi ambientali si sono determinati dopo che le fiamme hanno intaccato anche una tettoia in eternit. Non esistono dubbi sull’origine dolosa dell’incendio del casolare sperduto e abbandonato, nemmeno dotato di energia elettrica, di proprietà dell’Istituto di Sostentamento del Clero di Fano a ridosso della superstrada nei pressi dell’uscita Fossombrone est. Alle 9.30 di questa nattina é stato il gestore del distributore di metano a dare l’allarme. I vigili del fuoco sono entrati in azione con una squadra di Cagli e una di Pesaro. Hanno lavorato per circa un’ora prima di avere ragione delle fiamme. Sul posto si è portata per gli accertamenti del caso anche una pattuglia dei carabinieri di Saltara.
Potrebbe essere stata una sorta di rimostranza nel caso risultasse vero che la presenza di alcuni materassi poteva far supporre ad un ricovero malandato per diseredati o clandestini.
La stradina tortuosa che s’inoltra per oltre un chilometro, con tratti accidentati impegnativi da percorrere con qualsiasi mezzo, è una derivazione sulla sinistra, per chi prende per Santa Maria della Valle fino a Montalto Tarugo. Sarà una semplice coincidenza ma proprio in quest’ultima località sull’alta collina era in programma, tra sabato e domenica notte un rave party con centinaia di giovani arrivati da ogni angolo d’Italia. Ufficialmente per ascoltare musica elettronica sparata a mille dai grandi amplificatori. I carabinieri, a loro volta, proprio in quell’uscita della superstrada hanno bloccato, denunciato e segnalato alle Prefetture di competenza almeno 12 persone trovate in possesso di sostanze stupefacente. Sarebbe gravissimo dovesse risultare una sorta di ritorsione indiretta e a distanza di un paio di giorni.
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