Anna Maria Medici e Piergiorgio Grassi ricordano Fouad Khaled Allam e presentano il suo ultimo libro all’Istituto superiore di scienze religiose “Italo Mancini” dell’Università di Urbino (Mercoledì 26 agosto 2015, ore 17.15, a Palazzo Petrangolini).
Il 10 giugno scorso moriva improvvisamente a Roma lo studioso di islamistica Fouad Khaled Allam, editorialista de La Stampa, docente nell’Università di Trieste e per ventisette anni presso l’Istituto superiore di scienze religiose “Italo Mancini” dell’Università di Urbino. Allam aveva studiato alla Sorbona di Parigi, allievo di Mohammed Arkoun; era stato chiamato da don Italo Mancini ad insegnare a Urbino nel 1987. Autore di numerosi volumi, conoscitore profondo dell’Islam e del cristianesimo, si era impegnato a creare ponti tra Occidente e mondo musulmano, affinché si conoscessero senza pregiudizi e collaborassero.
L’Istituto superiore di scienze religiose lo ricorderà il 26 agosto p.v. a Palazzo Petrangolini (Piazza Rinascimento 7) con gli interventi di Anna Maria Medici e di Piergiorgio Grassi. Si parlerà soprattutto del suo ultimo libro “Il Jihadista della porta accanto” (Piemme editore, 2015), che è un’acuta analisi del Califfato islamico, della situazione del Medio Oriente e delle prospettive che si vanno configurando.
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