PESARO – Dopo mesi di incertezze dovute alla trasformazione delle Province in “enti di secondo livello” e alla mancata assegnazione di fondi per le funzioni definite dalla legge Del Rio “non fondamentali” per le Province stesse, tra cui il sociale, arrivano risorse sia dalla Regione Marche che dallo Stato per i servizi destinati ai disabili sensoriali e fisici.
La Regione Marche ha assegnato alla Provincia di Pesaro e Urbino 24.660 euro per “ausili didattici” (che verranno destinati all’adeguamento dei testi per gli studenti non vedenti, rimborsando le spese già sostenute dalle famiglie) e 73.982 euro per “l’assistenza domiciliare didattica per i disabili sensoriali” fino al 31 dicembre 2015, che nel territorio provinciale interessa circa 80 studenti.
Per dare continuità a questo importante servizio fino alla fine dell’anno scolastico (giugno 2016), la Provincia utilizzerà gran parte del contributo stanziato a metà agosto dallo Stato “per l’assistenza degli alunni con handicap fisici e sensoriali”, che per l’ente di viale Gramsci dovrebbe aggirarsi complessivamente intorno ai 190mila euro.
“E’ una notizia molto positiva per le fasce sociali più deboli, per le quali la Provincia in passato ha avuto un’attenzione particolare investendo cifre consistenti – ha detto il presidente Daniele Tagliolini in conferenza stampa -. Lo scorso anno, a causa della legge di riforma e del passaggio di competenze, i capitoli del nostro bilancio sul sociale sono stati pari a zero. Per questo voglio ringraziare ufficialmente i sindaci, i coordinatori degli Ambiti sociali, i consiglieri comunali con delega al sociale che hanno accompagnato questo percorso, consentendo il mantenimento di servizi importanti come quello per i disabili sensoriali. Ringrazio la nuova giunta regionale per l’attenzione dimostrata, è la prima volta che la Regione si fa carico direttamente della spesa relativa ai disabili sensoriali. La speranza è che su tutte le tematiche già affrontate dalla Provincia insieme agli Ambiti sul sociale, come il Centro antiviolenza, possa esserci una prosecuzione del grande lavoro svolto, con specifiche risorse da parte della Regione”.
Il 31 dicembre 2015 la Provincia, come previsto dalla legge di riordino regionale, cesserà di svolgere tutte le funzioni legate al sociale, che passeranno alla Regione Marche. Per garantire continuità didattica fino al termine dell’anno scolastico, vale a dire fino a giugno 2016, il servizio di “assistenza educativa domiciliare per i minori con disabilità sensoriale” continuerà però ad essere gestito a livello territoriale dal servizio oggi in capo alla Provincia, che farà da cabina di regia sempre in coordinamento con gli Ambiti.
Come spiegato dal dirigente del Servizio Politiche sociali della Provincia Massimo Grandicelli, le somme residue dei fondi statali verranno impiegate, nei limiti delle disponibilità, per rimborsare alcune spese sostenute nel 2015 dagli Ambiti territoriali sociali e dai Comuni in sostituzione della Provincia e per altri servizi rivolti ai disabili, come le borse lavoro per svolgere attività presso Comuni e Provincia e nel Laboratorio protetto di segnaletica stradale dell’amministrazione provinciale (finanziate fino al giugno 2015 dalla Provincia, che rimborserà, sempre con i residui del contributo statale, eventuali spese sostenute dai Comuni di residenza dei soggetti nel periodo successivo) e per altri progetti rivolti a soggetti con disabilità.
Soddisfazione è stata espressa anche dal vice presidente della Provincia e sindaco di Urbino Maurizio Gambini, dall’assessore alla Solidarietà del Comune di Pesaro Sara Mengucci (in rappresentanza anche dell’Ambito territoriale sociale di Pesaro), dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di Fano Marina Bargnesi (in rappresentanza anche dell’Ambito territoriale sociale di Fano), dall’assessore ai Servizi sociali e istruzione del Comune di Urbino Massimo Guidi, dal coordinatore dell’Ambito territoriale sociale 4 Urbino Piero Fraternale e dalla coordinatrice dell’Ambito territoriale sociale 5 Montefeltro – Carpegna Milena Mancini.
“Come ambiti sociali – ha evidenziato Sara Mengucci – ci siamo attivati fin da subito per garantire la copertura del servizio di didattica domiciliare per i minori con disabilità sensoriale, servizio molto importante per le famiglie e altamente qualificato. Sono convinta che se si continuerà a lavorare insieme, Ambiti e Provincia, si riuscirà ad ottenere risultati molto positivi per l’intera comunità”.
“Abbiamo molto risentito – ha detto Marina Bargnesi – della trasformazione della Provincia e dei tagli della precedente giunta regionale sul sociale. Sono stati mesi difficili che ci hanno però consentito di avviare un rapporto di collaborazione tra amministrazioni. Le risorse stanziate dalla Regione sono un segnale importante”.
“Anche per il futuro – ha detto Massimo Guidi – va assolutamente mantenuto l’impegno verso le categorie svantaggiate”. “La passata amministrazione regionale – gli ha fatto eco Piero Fraternale – ha rischiato di smantellare tutto il sistema del welfare che avevamo messo in piedi”. “Gli ambiti – ha aggiunto Milena Mancini – hanno avuto un ruolo importante in questa fase di cambiamento, il tavolo provinciale potrà dare maggiore forza all’intero territorio”.
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