La giunta regionale ha approvato nel corso della seduta di questa mattina una proposta di legge da sottoporre al Consiglio regionale, concernente l’incorporazione del Comune di Mombaroccio nel Comune di Pesaro. Si tratta della prima applicazione della fusione per incorporazione che prevede una procedura molto più immediata, semplice ed efficace della tradizionale fusione.
“E’ una buona pratica – spiega il presidente Luca Ceriscioli – che, se realizzata su larga scala, sarebbe un’opportunità per tanti comuni di piccola e media dimensione in termini di capacità di spesa e quindi di risposte ai bisogni dei cittadini. La Regione incentiverà e promuoverà questi processi. La fusione tra Pesaro e Mombaroccio è anche un esempio di responsabilità degli amministratori pubblici nei confronti delle loro comunità. Abbiamo già avuto altre richieste in questo senso da parte di altri primi cittadini. E’ un primo passo potenzialmente importante verso la strada della semplificazione e dell’accorpamento, che segnerà il cambiamento vero, nell’ottica della riorganizzazione del nostro assetto politico-territoriale”.
Nel documento istruttorio della delibera si sottolinea che per promuovere la fusione di Comuni e la riduzione della frammentazione organizzativa della P.A., l’attuale legislazione statale prevede molteplici misure premiali in termini di contributi finanziari, agevolazioni nella gestione del patto di stabilità e priorità nell’assegnazione delle risorse economiche. Nel documento approvato si legge quindi che l’iter di questo procedimento legislativo merita una sollecita definizione, considerato che la fusione è stata chiesta dai Comuni per addivenire a una semplificazione organizzativa da cui deriveranno un miglioramento dell’efficienza dei servizi e maggiori opportunità di accesso ai contributi pubblici e di sblocco di risorse comunali vincolate dal patto di stabilità, che potranno essere utilmente destinate a investimenti per lo sviluppo sociale ed economico delle collettività locali.
Il Comune incorporante, spiega l’atto, manterrà la propria personalità, succedendo in tutti i rapporti giuridici al Comune incorporato; gli organi di quest’ultimo decadranno, ferma restando però la previsione, nello statuto del Comune incorporante, di adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi a favore delle relative comunità.
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