Dalla tarda mattinata di ieri i repertatori della Stazione forestale di Sirolo sono stati impegnati nelle attività di indagine per individuare le cause del rogo scoppiato ieri a Monte Colombo, nel Parco Regionale del Monte Conero. L’incendio ha bruciato oltre due ettari di prato e bosco e le fiamme spinte dai venti rischiavano di bruciare la selva di latifoglie di Monte Colombo, nel cuore del Parco regionale del Conero. Dodici unità di personale tra forestali e vigili del fuoco, ed un elicottero sono intervenuti per lo spegnimento, mentre le squadre di repertatori del Corpo forestale dello Stato hanno fin da subito iniziato a raccogliere indizi che hanno consentito di individuare il responsabile del rogo.
Questa volta non si è trattato di un piromane, ma della condotta imprudente di un sessantenne residente in zona, che abbandonando ceneri incandescenti tra la vegetazione secca, ha scatenato colposamente un incendio. Una disattenzione che poteva sfociare in una catastrofe, considerata la grande quantità di biomassa secca presente nell’area, dovuta alla stagione arida che si sta protraendo anche nella seconda metà del mese di settembre.
Il responsabile, che verrà deferito alla competente Autorità Giudiziaria, rischia pene fino a cinque anni di reclusione ed il pagamento delle spese sostenute per lo spegnimento del fuoco, per il quale è stato impiegato anche un elicottero.
Anche in questo periodo dell’anno, che normalmente non è considerato ad elevato rischio, le temperature ancora alte ed i venti stanno contribuendo ad innalzare i fattori predisponenti gli incendi boschivi.
In soli tre giorni sono scoppiati tre roghi. Per gli altri due incendi, scoppiati nei comuni di Ascoli Piceno e Roccafluvione, le indagini sono in corso, ed il Comando Provinciale riferisce che con ogni probabilità questo secondo rogo è stato causato dall’accensione incauta di fuochi per la ripulitura di castagneti.
Considerato il protrarsi dei fattori predisponenti gli incendi boschivi, il Corpo forestale dello Stato invita tutti i cittadini ad evitare comportamenti che possano dar luogo ad incendi, come l’abbandono di mozziconi di sigarette, l’abbruciamento di sterpaglie nei pressi di aree boscate, l’accensione di fuochi e braci senza avere al seguito una riserva di acqua per poter estinguere eventuali focolai non voluti.
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