In data 16 settembre 2015, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro e presso il Commissariato di P.S. di Urbino, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Macerata, ha proceduto all’arresto di tre cittadini italiani, rispettivamente un uomo, Samuele Bernardoni di anni 23 e due donne Sivia Toso di anni 48 e Cesarina Toso di anni 51, tutti già noti alle Forze dell’Ordine e residenti presso un campo nomadi di Jesi, in quanto sorpresi nella flagranza del reato di furto aggravato.
L’operazione aveva inizio nel decorso 16 settembre, quando gli Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Urbino attivavano un servizio di pedinamento nei confronti di Samuele Bernardoni, 23enne sospettato di essere coinvolto in una serie di furti e recentemente indagato per un analogo reato consumato su un’autovettura in Urbino, nella prima settimana del passato mese di luglio.
Nella circostanza l’uomo, alla guida della sua automobile, sulla quale prendevano posto anche Silvia e Cesarina Toso, si allontanava dal luogo di residenza in Jesi, raggiungendo il Comune di Recanati, sempre seguito dai poliziotti.
Sin dalle prime fasi del pedinamento il personale operante aveva modo di notare BS fermare più volte il suo veicolo in corrispondenza di vetture in sosta, come a voler controllare la situazione e valutare l’eventuale fattibilità del “colpo”.
Infine lo stesso, giunto nell’abitato di Recanati, per l’ennesima volta si fermava nei pressi di una FIAT Panda parcata in una zona isolata.
Nella circostanza, mentre BS rimaneva alla guida della sua automobile con il motore acceso, le due donne si avvicinavano alla vettura attenzionata, lasciata con le portiere non assicurate a chiave dal proprietario, intento a coltivare un orto non molto lontano, dalla quale prelevavano un portafoglio contenente un centinaio di euro. Di seguito il terzetto si allontanava in macchina, venendo però poco dopo bloccato dai poliziotti.
La perquisizione del veicolo consentiva di rinvenire e sequestrare alcuni arnesi da scasso, ovvero un martello frangi vetro ed una forbice e la somma di denaro sottratta.
Per tale motivo tutti e tre i su indicati personaggi venivano tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Camerino.
Il successivo 17 settembre gli atti venivano convalidati dall’Autorità Giudiziaria che, nell’attesa del processo, disponeva nei confronti di BS e TS la misura cautelare degli arresti domiciliari con imposizione del braccialetto elettronico, mentre TC veniva rimessa in libertà.
Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertare l’eventuale coinvolgimento degli indagati in altri simili episodi criminali. Si ritiene, infatti, che l’operazione in argomento abbia consentito di bloccare un agguerrito gruppo specializzato in furti seriali all’interno di vetture, attivo in questa ed in altre provincie.
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