Dopo giorni, che in realtà sono anni, in cui si discute di Marche Nord, tra riunioni di primi cittadini, dichiarazioni ufficiali dell’Assessorato regionale alla Sanità, minacce del sindaco di Fano e apparizioni notturne di Luca Ceriscioli, verrebbe voglia di farsi prendere dal qualunquismo e gridare: “Basta con la politica nella Sanità”.

Ma a essere spazzati via dovrebbero essere i giochi politici, la malapolitica, la paura (di esporsi, assumendosi magari anche la responsabilità di scelte scomode).

La politica è visione del mondo, fare politica significa affrontare i problemi guidati da ideali e valori; la Sanità e la salute sono quindi a pieno diritto sua materia.

[infobox] Quello che manca oggi – di fronte a decisioni, accordi e promesse – è la chiarezza. È del tutto assente un approccio razionale e ispirato che trasmetta fiducia ai cittadini. [/infobox]

Allora: sono stati fatti i conti? È evidente che la differenza di spesa tra un Punto di primo coccorso e un Pronto soccorso non sia irrilevante. Ma non lo è nemmeno in termini di Sicurezza: Quanto di quel risparmio si pagherebbe in vite?

Il Punto nascite a rischio per l’Ospedale di Fano spinge il sindaco della città, Massimo Seri, a mettere in discussione un progetto di anni. Possibile che il riordino della Sanità provinciale e regionale abbia fondamenta tanto fragili?

MS

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