Urbino, 11 gennaio 2016 – «E’ stato un momento storico: 55 sindaci che votano all’unanimità un documento su un tema delicato come quello della sanità è un risultato mai visto finora». E’ la considerazione del presidente della Conferenza dei Sindaci di Area Vasta 1, sindaco di Urbino Maurizio Gambini, sull’ultima seduta dell’assemblea che, unita, ha votato un ordine del giorno in cui ha chiesto alla Regione Marche di revocare gli atti, primo tra tutti la delibera 735/2013, che predispongono la riorganizzazione della sanità regionale basata sui tagli dei posti letto, sulla riduzione delle strutture ospedaliere e sullo smantellamento del settore delle emergenze-urgenze nelle aree interne.
«Il risultato ottenuto sabato – continua Gambini – è frutto di un grande lavoro di condivisione messo in campo da Urbino e da tanti altri Comuni del nostro territorio, che ha portato finalmente, dopo anni di divisioni, a un’unità di vedute. Tutti i sindaci, infatti, hanno concordato che la riorganizzazione sanitaria e ospedaliera prevista dalla Regione Marche va rivista e condivisa con i territori, che non sono più disposti a subire, ma che ora vogliono fare ascoltare le istanze dei loro cittadini.
Abbiamo vissuto un momento storico di grande cambiamento, perché finalmente abbiamo dimostrato di volerci allontanare da un’epoca dominata da una politica litigiosa e di contrapposizioni per aprire, invece, un’era di dialogo e di confronto. D’altronde non è la prima volta che assistiamo a un’azione unitaria, basta ricordare quello che è stato fatto in Provincia, dove i sindaci si sono uniti in un fronte comune, superando le divisioni politiche, per affrontare insieme un periodo buio ed estremamente difficile. Ancora una volta i territori si sono resi disponibili al dialogo, un dialogo paritario tra aree interne e costa.
Abbiamo molto apprezzato anche il prezioso contributo dei comitati, molti dei quali erano presenti alla riunione di sabato, penso che stiano svolgendo un lavoro importante sul territorio, è notevole la loro disponibilità al confronto ed encomiabile la loro scelta di dare mandato alle istituzioni di lavorare insieme nelle sedi opportune, senza esprimere desiderio di prevaricazione. Spero che i pochi sindaci assenti e quelli che si sono dissociati dalla decisione dell’assemblea restino una piccola minoranza e che non vogliano cercare di distruggere il lavoro portato avanti con impegno da 55 sindaci.
Ora l’auspicio è che il presidente della Regione e assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli, – conclude Gambini – accolga la nostra richiesta di confronto e che questo porti a una revisione del piano sanitario capace di valutare in modo serio e profondo le istanze dei territori, soprattutto di quelli più svantaggiati».
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