Il 15 febbraio scorso, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro in collaborazione con quello dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, ha tratto in arresto A.S., cittadino italiano di anni 45, di origine campana ma residente a Pesaro, ritenuto responsabile dei reati di rapina aggravata e di violazione degli obblighi della Sorveglianza Speciale della P.S.. II fatto risale alle ore 13.30 circa dello stesso giorno, allorché un uomo travisato in volto da un cappuccio, disarmato, entrava nella della Farmacia “Andrea Costa” sita in questa via Giolitti ed avvicinatosi alla cassa intimava alla titolare di consegnargli l’incasso. Appropriatosi del denaro, circa un migliaio di euro, il malvivente si dileguava a piedi.
Giunti tempestivamente sul posto a seguito dell’allarme lanciato dalla farmacista, i poliziotti della Squadra Mobile, che già si trovavano in zona in quanto impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio per il contrasto ai reati contro il patrimonio, anche grazie agli elementi acquisiti dalle testimonianze e dalle riprese dell’impianto di videosorveglianza dell’esercizio, risalivano in breva all’identità dell’autore della rapina, ovvero un 35 enne residente a Pesaro, già noto alle Forze dell’Ordine e sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Pesaro. Riuscivano inoltre ad individuarlo presso l’abitazione di una sua conoscente in Fano, dove veniva rintracciato e tratto in arresto. Nella circostanza l’uomo, dopo aver inizialmente negato qualsiasi coinvolgimento nella rapina, di fronte alla solidità degli elementi indiziari in possesso degli Agenti, ammetteva ogni responsabilità, affermando di essersi liberato del bottino e degli abiti che indossava durante il colpo, gettandoli all’interno di un non meglio precisato camion per la raccolta die rifiuti. Le successive ricerche non consentivano di recuperare il denaro né i vestiti.
Sempre personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro, in data 12 febbraio 2016, ha tratto in arresto G.A.T., cittadino italiano di anni 62, residente a Pesaro, per possesso di sostanza stupefacente destinata allo spaccio e per detenzione di una pistola con matricola abrasa. In particolare i poliziotti, nell’ambito della consueta attività di monitoraggio degli ambienti frequentati da assuntori di sostanze stupefacenti, già da alcuni giorni avevano iniziato ad acquisire informazioni circa un’attività di spaccio di cocaina in esser in questo centro, con il coinvolgimento di un cittadino italiano. Le successive indagini, consentivano di identificare il predetto soggetto in un 62enne del posto già noto alle Forze dell’Ordine. In tale contesto venivano organizzati servizi di osservazione ed appostamento nei confronti dell’uomo, sia nei pressi della sua abitazione, che in quelli di un bar di Pesaro, avendo modo di notare lo stesso prendere contatto con soggetti ritenuti essere assuntori di stupefacenti. Nel corso del pomeriggio del 12 febbraio scorso i poliziotti, ritenendo che G.A.T. stesse per movimentare della droga, lo bloccavano nelle vicinanze del succitato esercizio pubblico. Nella circostanza l’uomo veniva trovato in possesso di due dosi di cocaina, per circa un grammo in totale, di un biglietto con la contabilità dello spaccio e della somma in contante di circa 500 euro, ritenuta essere il provento di tale illecita attività. Inoltre la perquisizione effettuata presso la sua abitazione consentiva di rinvenire e sequestrare n. 26 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 12 grammi, n. 2 involucri contenenti sempre cocaina per un peso totale di circa 10 grammi, un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e due foglietti con annotati i conteggi dello spaccio, oltre ad una pistola semiautomatica Beretta calibro 6,35 con annesso caricatore munito di n. 5 proiettili, priva dei segni distintivi, pertanto clandestina. L’uomo, tratto in arresto, veniva condotto presso la Casa Circondariale di Villa Fastiggi. Nei giorni successivi l’Autorità Giudiziaria convalidava l’arresto, disponendo nei confronti del 62enne la custodia cautelare in carcere in attesa del processo.
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