Personale della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato di P.S. di Fano, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un italiano di anni 59, titolare di un esercizio pubblico, per il reato di vendita di bevande alcoliche a minori di anni 16 (art.689 c. 1 Codice Penale). I fatti risalgono alla prima settimana del mese di marzo, allorchè una volante del Commissariato interveniva presso il pronto Soccorso di Fano, ove era stata ricoverata una 14enne italiana in coma etilico. Emergeva che la stessa era stata trasportata d’urgenza all’Ospedale dall’ambulanza del 118, dopo essere stata soccorsa nei pressi di un pub della zona mare, ove aveva trascorso la serata.

Gli Agenti accertavano che la giovane, in compagnia di altre tre coetanee, nel pomeriggio aveva acquistato due bottiglie di vodka in un negozio della zona. Quindi, una volta dentro il pub, si era diretta con le amiche alla toilette dove aveva consumato 4 bicchieri del superalcolico, mischiandolo con una bevanda energetica, iniziando a sentirsi male subito dopo. Raggiunto l’esterno del locale per cercare di riprendersi all’aria aperta, era invece caduta a terra svenuta. I successivi esami evidenziavano un tasso alcolemico di 2,3 g/l, motivo per il quale la giovane, rimasta per 4 ore priva di conoscenza, veniva ricoverata presso il Reparto di Pediatria, venendo dimessa solo il giorno seguente. Per una delle sue amiche, che dopo aver bevuto un solo bicchiere della stessa bevanda si era anch’essa sentita male, anche se in forma minore, non si rendeva necessario il ricorso alle cure mediche.

Convocati presso il Commissariato, i genitori, così come le giovani coinvolte, fornivano la massima collaborazione, consentendo ai poliziotti di risalire all’esercizio presso il quale era stata acquistata la vodka e di identificare e denunciare il titolare.

A tale riguardo si evidenzia che i controlli presso gli esercizi pubblici, finalizzati a verificare il rispetto della normativa in materia di vendita dei alcolici, verranno ulteriormente incrementati in occasione delle festività pasquali e per i prossimi mesi di aprile e maggio.

 

Inoltre personale di della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Urbino, nella decorsa nottata, durante i controlli predisposti in occasione del c.d. “giovedì notte”, ha tratto in arresto N.L., italiano di anni 21, già noto alle Forze dell’Ordine, disoccupato, residente a Sant’Angelo in Vado, per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare alle ore 01.40 di ieri, gli Agenti del Commissariato, nel centro storico, notavano, nei pressi di un pub, un giovane avvicinarsi a tre altri soggetti e dopo aver confabulato per alcuni istanti con questi ultimi, estrarre dal suo zaino un piccolo involucro. I poliziotti decidevano allora di intervenire tentando di bloccare il sospettato, poi identificato per il 21enne N.L., che però reagiva divincolandosi violentemente mentre le altre tre persone, approfittando della confusione, si dileguavano fra i vicoli.

Sfuggito momentaneamente alla presa dei poliziotti, uno dei quali riportava lievi lesioni, il giovane veniva in breve raggiunto ed immobilizzato, nonostante la sua resistenza. Lo stesso, sottoposto a perquisizione, risultava nascondere all’interno degli slip ulteriori 11 piccoli involucri in cellophane contenenti, così come quello precedentemente estratto dallo zaino e che veniva recuperato, un totale di gr. 10 circa di cocaina. La successiva perquisizione della sua abitazione portava, inoltre, al sequestro di materiale normalmente utilizzato per il confezionamento delle dosi. Per i su esposti motivi il giovane veniva tratto in arresto.

Nella mattinata del 18 marzo l’Autorità Giudiziaria urbinate convalidava l’arresto e N.L., in attesa del processo, veniva posto in libertà con obbligo di firma presso l’Ufficio di Polizia.

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