SAN LORENZO IN CAMPO – Una donna di San Lorenzo in Campo chiama il 112. Singhiozza, piange e con difficoltà riesce a dire come si chiama e dove si trova. Chiede disperatamente aiuto. Pochi minuti ed arriva una pattuglia della locale stazione carabinieri. I militari entrano in casa e trovano una scena apocalittica. Il tavolo rovesciato, seggiole rotte, piatti in frantumi, vetri in terra, quadri gettati nel fuoco. Ad accogliere i militari una giovane donna con il volto tumefatto, un’ecchimosi all’occhio destro, ferite sulle mani, sul gambe e sul torace. Con un filo di voce racconta quanto gli è accaduto. Il compagno, un boscaiolo di 12 anni più grande di lei è il responsabile dell’accaduto. Non è la prima volta. Quando beve troppo l’aggredisce per futili motivi picchiandola violentemente. Lei non ha mai denunciato per paura di una reazione ancora più violenta. Solo una volta era andata all’ospedale qualche anno prima ma aveva raccontato di essere caduta dalle scale. Le violenze avvenivano sempre alla presenza del loro bambino di pochi anni. Anzi, erano cominciate fin da quando la donna era incinta. Quando era nata la relazione non aveva voluto credere alle voci che dipingevano il compagno come un violento e che la violenza fosse stata la causa del fallimento del suo precedente matrimonio. Lei aveva sempre cercato di nascondere la situazione ma quella sera l’uomo era andato oltre ogni limite. Era spaventatissima anche perché il compagno aveva portato con se il loro figlio. Mentre i militari raccoglievano l’accorata denuncia della donna ritornava l’uomo con il figlio in braccio. Sebbene poco lucido per l’abuso di alcool l’uomo negava ogni evidenza. La donna prima si recava al pronto soccorso dove i medici la curavano e la dimettevano con 10 giorni di prognosi, poi raggiungeva la caserma e formalizzava una lunghissima denuncia in cui, partendo dal pestaggio della serata durato per circa due ore consecutive, andando a ritroso riportava, non senza fatica, alla mente tutti gli episodi di violenza che avevano caratterizzato la loro relazione. L’uomo L. P. 47enne del posto è stato arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e trattenuto in cella di sicurezza. Il giorno successivo il giudice presso il tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo il divieto di dimora nel comune di San Lorenzo in attesa del processo.
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