La Provincia di Pesaro e Urbino, ente gestore della Riserva naturale statale “Gola del Furlo” (3600 ettari di boschi, prati e vertiginose pareti rocciose), ha sbloccato 204mila euro dell’avanzo di bilancio, destinati proprio all’area protetta, per finanziare 5 progetti che serviranno a tutelare maggiormente gli elementi naturalistici che la caratterizzano, a migliorare la sentieristica ed i percorsi, ad abbattere alcune barriere architettoniche, favorire la biodiversità, rendendo questo importante patrimonio maggiormente fruibile a cittadini, turisti e scolaresche.

La Riserva – evidenzia il presidente della Provincia Daniele Tagliolini – è la terza area protetta del territorio provinciale dopo il parco regionale del San Bartolo e quello interregionale del Sasso Simone e Simoncello ed offre un’immensa ricchezza naturalistica, con la presenza di esemplari di flora e fauna singolari, basti citare l’aquila reale e il falco pellegrino. L’obiettivo dei cinque progetti è da un lato rendere la Riserva sempre più a misura di visitatore, dall’altro garantire lo studio e la conservazione della biodiversità”.

Il primo progetto prevede la creazione di un parcheggio e di un’area ricreativa in località Villa Furlo, limitrofa sia alla diga del Furlo che alle due gallerie romane e al sentiero di accesso alla parete di arrampicata “Sasso Lino”.

Il secondo progetto porterà ad un restyling del “Museo del territorio”, meta di turismo scolastico e non solo, che vedrà un percorso rinnovato e più efficace per la didattica.

Il terzo progetto vedrà un miglioramento della segnaletica e dei sentieri esistenti, in particolare quello che conduce al Punto di osservazione del nido dell’Aquila reale, per renderlo facilmente accessibile a tutti e non solo agli esperti escursionisti. Si tratta di una postazione suggestiva poiché, grazie all’apposita strumentazione, offre uno sguardo privilegiato sulla Gola del Furlo e sui nidi che la coppia di aquile reali del Furlo sceglie di volta in volta per nidificare e far crescere i pulli.

Il quarto progetto riguarda l’installazione di impianti di videosorveglianza in varie strutture utilizzate dalla Riserva del Furlo, così come l’installazione di un montascale nella struttura di Ca’ i Fabbri usata per la didattica ambientale, per consentire l’accesso a persone diversamente abili.

Il quinto progetto prevede una nuova recinzione sul Monte Pietralata, per permettere ai privati di introdurre bestiame per i pascoli (verranno realizzati abbeveratoi per gli animali), anche a vantaggio della piccola economia locale. Ciò servirà anche ad evitare l’invasione di specie arboree e arbustive dannose, a tutto vantaggio della biodiversità, come sperimentato già due anni fa con la recinzione realizzata sul Monte Paganuccio.

Trasversale ai 5 progetti, sul versante biodiversità sono previsti l’eliminazione di piante esotiche invasive che si trovano nella riserva e che danneggiano l’habitat naturale (specie arboree e arbustive come l’acero americano, la robinia, le viti americane ecc) ed il monitoraggio di varie specie indigene (piccoli mammiferi come il moscardino ed altri piccoli roditori e insettivori), anfibi, rettili e farfalle notturne e diurne. 

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