Denaro prelevato dal conto corrente senza giustificati motivi e rette mensili per cure sanitarie e assistenziali non versate alla residenza per anziani ove era alloggiata.

Questo è quanto portato alla luce dai finanzieri della Compagnia di Urbino, che hanno individuato il presunto illecito comportamento di un “amministratore di sostegno” incaricato dal Giudice Tutelare di accudire la propria madre, un’anziana donna affetta da grave patologia neurologica, al quale, peraltro, non aveva mai presentato i previsti rendiconti annuali di gestione.

L’attività investigativa delle Fiamme Gialle, coordinata dalla Procura della Repubblica di Urbino, ha permesso di ricostruire, attraverso l’esecuzione di accertamenti bancari e patrimoniali, gli aspetti della gestione del patrimonio della donna da parte del proprio figlio, affidatario dei beni dell’anziana; in particolare, le indagini hanno consentito di accertare che quest’ultimo si sarebbe appropriato delle somme giacenti sul conto corrente della madre, per oltre 35.000 euro.

Le indagini delle Fiamme Gialle si sono concluse con la revoca dell’incarico di amministrazione, la denuncia per peculato (art. 314 c.p.) e appropriazione indebita (art. 646 c.p.) e il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di un immobile – emesso dal GIP del Tribunale di Urbino – nei confronti dell’uomo.

L’operazione conclusa costituisce un forte segnale di concreta vicinanza ai cittadini e, in particolare, alle categorie sociali più deboli, per la loro tutela e la difesa degli interessi economici e patrimoniali. 

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