Il 60 per cento costruito prima delle norme sismiche. Rimettere al centro l’attivazione del Fascicolo del Fabbricato”.

 “Le scosse registrate da questa mattina del 18 gennaio 2017 nella provincia de L’Aquila tra Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto e Cagnano Amiterno sono localizzate a sud del sistema attivato dall’agosto del 2016 (sistemi di faglie capaci Campotosto-Amatrice-M. Gorzano) e dall’Ottobre 2016

(sistemi di faglie capaci Norcia-Preci e M. Vettore-M. Bove).

Quelle di oggi sono scosse di magnitudo comprese tra 4.1 e 5.4 e profondità degli ipocentri tra 9 e 14 Km

che si inseriscono in un contesto geografico di già nota pericolosità sismica, stimata da alta a molto alta. La storia sismica dell’area (eventi con I≥5.5 MCS) è ricca di eventi importanti a partire, soprattutto, dal

Settecento”. Lo ha affermato  geologo dell’Abruzzo , Tania Campea , Guida Ambientale Escursionistica e geologo . In Italia  ben 24 milioni di persone vivono in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico e fortemente esposte sono le scuole e gli ospedali .

 

“I geologi devono essere coinvolti anche nelle scuole per la divulgazione della prevenzione . L’unica possibilità che abbiamo è la prevenzione . L’impegno dei geologi del territorio si esprime fattivamente attraverso attività di rilievo dei danni a strutture e infrastrutture, degli effetti cosismici che interessano soprattutto – ha proseguito Tania Campea , geologo dell’Abruzzo – ma non esclusivamente, le zone montane (frane sismoindotte e fratturazioni superficiali che possono interessare sentieri o itinerari geologici, dunque non renderli più percorribili, variazioni del livello delle falde…) ma anche nell’unica arma di prevenzione attualmente disponibile: l’informazione e la divulgazione scientifica. Le Guide conoscono molto bene i territori montuosi anche al di fuori dei percorsi sentieristici segnalati e dunque possono accompagnare i ricercatori di vari Enti a fare rilievi su specchi di faglia.

E’ di estrema importanza la prevenzione sulla quale noi geologi possiamo fare molto.

È recente la costituzione di un gruppo permanente di volontari all’interno dell’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo, con lo scopo di attivare progetti di educazione e sensibilizzazione al rischio sismico per le scuole di vario ordine e grado. Questo nasce dopo alcune esperienze, assolutamente positive, condotte in alcune scuole del pescarese.

Dato che attualmente non si è in grado di prevedere l’esatta data e il luogo in cui accadrà il prossimo terremoto, non possiamo far altro che informare la popolazione circa il grado di rischio sismico che grava

sulle zone in cui vive/lavora, basandoci sulle mappe che riportano le faglie attive  capaci di generare terremoti importanti e sullo studio dei dati storici disponibili circa la sismicità dell’Appennino.

A conferma di quanto appena detto c’è la vivace sismicità che caratterizza il territorio abruzzese,

storicamente”.

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