E il presidente delle Marche Cerisicoli scrive a RFI per un incontro urgente.
Tutto si può dire tranne che per la tratta Fano – Urbino la Regione non si sia mobilitata.
Due mozioni presentate dal Consigliere regionale Andrea Biancani, Presidente della Commissione Trasporti della Regione, approvate dall’Assemblea legislativa a ottobre e a dicembre parlano chiaro: “La tratta non va spezzettata e deve restare in mano pubblica.”
Su questo argomento Biancani ha poi presentato, proprio la scorsa settimana, una interrogazione urgente sull’argomento per non lasciare nulla al caso ma anzi tenere alta l’attenzione.
“Siamo venuti a conoscenza che RFI intende alienare un immobile nelle immediate vicinanze della Stazione di Fano – afferma Biancani – e ancora prima che la mia interrogazione sia discussa, a seguito di un confronto con il Presidente Ceriscioli e l’Assessore Sciapichetti, il Presidente, pur nell’emergenza del sisma e della neve, ha immediatamente scritto ai vertici di Ferrovie dello Stato, RFI e Ferservizi, per chiedere di bloccare la vendita e procedere quanto prima possibile ad organizzare un incontro con la Regione.”
Il comportamento di RFI non è accettabile visto che già lo scorso 2016 nel corso di un incontro tra i suoi vertici e gli Assessori Sciapichetti, Casini e il Consigliere Biancani, la Regione ha chiesto esplicitamente che la tratta doveva restare intatta e nessuna parte alienata. In quella occasione fu unanimemente deciso di pubblicare una manifestazione di interesse finalizzata a individuare eventuali operatori interessati al ripristino della tratta ferroviaria Fano-Urbino, sia come servizio turistico ferroviario, sia come servizio di linea metropolitana o tram. In data 17 febbraio 2016 l’assessore regionale ai trasporti, Angelo Sciapichetti, con propria nota rappresentava la necessità di pubblicare il bando di cui sopra.
A oggi nessuna risposta è pervenuta circa le ripetute sollecitazioni presentate dalle istituzioni locali marchigiane, mentre Ferservizi S.p.A. (RFI) si appresta ad alienare il compendio immobiliare di Fano, facendo venire meno la unità della tratta ferroviaria ed impedendo, di fatto, ogni ipotesi di avviare progetti futuri di tipo ferroviario.
“La posizione della Regione è chiara e determinata – prosegue Biancani – e l’incontro urgente, richiesto dal Presidente Ceriscioli ne è la prova. Va rilevata la contraddizione con quanto recentemente i vertici di Ferrovie dello Stato e di Rete Ferroviaria Italiana hanno sostenuto in occasione della presentazione del nuovo atlante delle “linee ferroviarie dismesse” rilevandone come le stesse possano rivivere per altre modalità d’uso, ripensando a un riuso intelligente di questo patrimonio. Una risorsa culturale e storica a favore di un turismo sostenibile con l’obiettivo di salvaguardare, valorizzare e preservare l’inestimabile valore, un’opportunità di rilancio turistico del nostro Paese.”
Con le Mozioni presentate da Biancani il Consiglio regionale e con esso la Giunta si sono impegnati a mantenere il confronto costante con i vertici delle Ferrovie dello Stato e RFI, ad attivarsi con la Direzione generale del Ministero delle Infrastrutture e con il Ministero dei beni culturali per individuare forme di finanziamento per il ripristino della linea, ad avviare un progetto, che lo stesso Biancani ha già fatto richiesta alla SVIM (Sviluppo Marche S.p.A.) come stabilito dalla sua mozione, che promuova la mobilità ciclopedonale salvaguardando la possibilità di riconvertire, in futuro, la linea ferroviaria ai fini turistici o di metropolitana di superficie o tram.
“Questo stiamo facendo – conclude Biancani – e non resteremo certamente con le mani in mano. Fondamentale in questa fase è che anche gli altri Enti locali interessati si attivino per una azione sinergica con la regione. Ringrazio il Presidente Ceriscioli e l’Assessore Schiapichetti per il loro impegno e auspico che RFI blocchi l’alienazione e venga quanto prima ad un confronto che credo assolutamente necessario con la Regione Marche.”
L’Interrogazione presentata da Biancani è stata sottoscritta anche dal Consigliere regionale Renato Claudio Minardi.
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