UNA LUNGA AMICIZIA: “Caro Leonardo …Caro Valerio”
Venerdì 22 settembre prossimo, con inizio alle 16,30 , si terrà, a Fano nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna, un convegno sull’amicizia personale che ha legato per un significativo arco di tempo due figure anomale, contro-corrente, della cultura novecentesca europea: il siciliano Leonardo Sciascia e il marchigiano Valerio Volpini. L’incontro di Fano vuole essere anche un gesto di omaggio affettuoso alla memoria del figlio di Volpini, Giovanni, prematuramente scomparso e il cui aiuto è stato prezioso nel facilitare le ricerche.
Organizzata dagli “Amici di Leonardo Sciascia” (www.amicisciascia.it), sodalizio senza scopi di lucro che da 25 anni promuove con una incessante azione di volontariato la lettura e approfondimento dell’opera dello scrittore di Racalmuto, questa iniziativa nasce dalla collaborazione con l’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Fano e il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. L’obiettivo è quello di esplorare e mettere in luce i rapporti tra i due personaggi così come affiorano dal copioso carteggio intrattenuto per oltre trenta anni e pubblicato solo alcuni mesi fa sulle pagine della rivista annuale di studi curata dagli Amici di Sciascia “Todomodo” con l’ineguagliabile collaborazione di Tiziana Mattioli, pubblicata dal prestigioso editore fiorentino Leo S. Olschki.
Se il riferimento essenziale dell’incontro fanese è costituito dalla statura morale e culturale dei due personaggi ( il laico Leonardo Sciascia e il cattolico Valerio Volpini) , si cercherà, anche, di mettere in luce il retroterra culturale proprio di ciascuno, il loro interesse alla letteratura concepita come strumento di decifrazione e di interpretazione della realtà del nostro Paese.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente degli “Amici di Leonardo Sciascia”, Luigi Carassai, del Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Fano, Stefano Marchegiani, del Capo del Gabinetto della Presidenza del Consiglio della Regione Marche, Daniele Salvi, il programma prevede, in successione, quattro interventi di studiosi che si sono confrontati sia con le carte d’archivio sia, più in generale, con il lascito intellettuale di Volpini nel suo peculiare rapporto con Sciascia: Tiziana Mattioli, Massimo Raffaeli, Piergiorgio Grassi, e Fabio Ciceroni.
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