Ai Soci MEGAS.NET S.p.A.
E p.c. ai Consiglieri Provinciali
Oggetto: proposta di discussione e valutazione tra i soci di Megas.net del piano di revisione straordinaria delle partecipazioni
Egregi Colleghi,
mi sembra necessario e doveroso, soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente della Provincia Daniele Tagliolini, formulare questa nota i cui contenuti sono noti allo stesso Presidente, in quanto, in vista degli adempimenti di cui al D.Lgs. 175/16 e succ. mod. in merito alla revisione straordinaria delle partecipazioni societarie, è stato coinvolto sin dall’inizio dell’anno condividendo le opportunità che si potevano cogliere.
– VALORE DI MEGAS.NET
Il Presidente della Provincia fa affermazioni non rispondenti al vero, in quanto dai documenti in mio e in suo possesso la creazione di plusvalore non esiste.
Infatti le reti, iscritte a bilancio per circa 32 milioni, sono state valorizzate sulla base delle linee guida MISE, e quindi secondo i criteri di gara, che hanno portato il valore a oltre 50 milioni, che si riducono a 45 per effetto delle passività.
Pertanto è vero il contrario. Con l’operazione ipotizzata, tutti i soci di Megas.Net avrebbero un maggior valore di 15 mln di euro, fermo restando il ruolo dell’Advisor che dovrebbe eventualmente definire i valori puntuali.
Quindi potrebbe accadere che la Corte dei Conti venga a chiedere perché l’operazione non si è fatta, anche considerando che le nostre due società eseguono, in alcuni casi, gli stessi servizi.
– CANONI
Sino ad oggi i canoni derivanti dall’utilizzo di reti e impianti sono stati percepiti da Megas.Net e non dai singoli Comuni. Quindi non abbiamo avuto alcun beneficio tenuto conto che non abbiamo riscosso nemmeno gli utili. Ora i maggiori canoni evidenziati dal Presidente a seguito della gara continuerà a prenderli la società. A beneficio di chi?
Dobbiamo anche chiederci se non è meglio una valorizzazione in azioni di MMS rispetto alle quote Megas.Net, creando anche l’opportunità per i Comuni che ne hanno necessità di valorizzare in parte economicamente le loro partecipazioni, o lasciare lo status quo?
– CESSIONE AZIONI MMS DA PARTE DEL COMUNE DI URBINO
E’ bene fare chiarezza anche su questo punto. Dopo l’insediamento della mia Giunta nel Comune di Urbino, abbiamo subito proposto di risolvere una problematica lasciata in essere dall’allora Megas s.p.a. in pancia a Marche Multiservizi, proponendo a quest’ultima una permuta di parte delle nostre quote in cambio dello scheletro di una struttura incompiuta, oggetto di un degrado ambientale molto importante che dovevamo assolutamente sbloccare e risolvere, come stiamo procedendo a fare. Non abbiamo quindi venduto le quote solo per fare cassa, come afferma il Presidente Tagliolini, ma bensì per risolvere una grossissima problematica causata, guarda caso, proprio da una società totalmente pubblica, Megas s.p.a..
Aggiungo che l’operazione di vendita delle quote è stata iniziata proprio dalla Provincia che, forse, senza questi proventi, oggi non esisterebbe più.
Il Comune di Urbino non ha bisogno di fare cassa, come afferma il Presidente Tagliolini, perché fortunatamente il nostro bilancio è ampiamente sostenibile, ma il Comune di Urbino, nel voler salvaguardare gli interessi patrimoniali e di servizi, ha la necessità di mettere in sicurezza e a frutto i propri beni e società.
Detto questo, le affermazioni del Presidente Tagliolini sulla disponibilità della Provincia di poter acquisire eventuali quote di Megas.Net mi sembra un po’ paradossale e sprovveduta, visto che il Comune di Pergola anche ultimamente ha messo in vendita le quote ma nessuno si è offerto all’acquisto. Queste affermazioni fatte da un amministratore come lui mi preoccupano molto.
Inoltre il Comune di Urbino ha richiesto l’adempimento contrattuale che vede Megas.Net impegnato all’acquisto della sede di Urbino per una quota di 1/3 e, comunque, al pagamento anticipato di 1,5 mln, pagamento ad oggi richiesto ma non ancora ricevuto.
Ricordo a tutti che questo impegno deriva dall’Accordo Quadro (art.11.4) relativo alla fusione Megas/Aspes Multiservizi, sottoscritto dal Comune di Pesaro, dalla Provincia e dal Comune di Urbino e deliberato poi dagli altri Comuni, impegno che scaturiva dalla necessità di dare un maggior valore al Megas che si trovava in grande difficoltà.
– PROPRIETÀ DELLE RETI
Visto che i Comuni hanno costituito Megas.Net trasferendo alla stessa la proprietà degli asset, i beni in questione hanno perso il carattere della demanialità (caratteristica che vale solo per i beni del servizio idrico) fermo restando il vincolo della loro destinazione al servizio pubblico.
Infatti le reti gas non sono mai state demaniali e possono essere anche di operatori privati, com’è nel nostro Paese dove più del 50% è di loro proprietà (vedi Italgas tra l’altro citata ad esempio gestionale dall’attuale sindaco di Torino o Sadori Reti nella nostra provincia).
In conclusione, ritengo chiara la mia posizione quale Comune capoluogo, insieme a Pesaro, di richiedere a tutti voi di procedere seguendo un orientamento normativo da un lato, ma soprattutto una necessità aziendale di valorizzare nel migliore dei modi i nostri asset a beneficio delle nostre collettività e dei nostri territori.
Con la presente, vi chiedo di incontrarci
LUNEDI’ 25 SETTEMBRE ALLE ORE 12
PRESSO LA SEDE DELLA PROVINCIA
per discutere apertamente l’argomento e valutare le opportunità che si potrebbero sviluppare con l’eventuale fusione di Megas.Net con la nostra multi utility.
Confidando nella vostra gentile presenza, porgo i miei più cordiali saluti.
Urbino, 22 settembre 2017
Maurizio Gambini
Sindaco di Urbino
No Comment