L’indagine dei Carabinieri ha permesso di attribuire a 2 giovani albanesi, incensurati, senza fissa dimora in Italia, e cugini tra loro, una trentina di furti aggravati continuati in abitazioni, ricettazione, ed indebito utilizzo di carte bancomat, reati questi perpetrati nel quartiere di Villa Fastiggi, in Pesaro, durante i mesi estivi (da giugno a settembre 2017).
Nella notte del 06 ottobre 2017, i militari della Stazione di Borgo Santa Maria sottoponevano a fermo di indiziato di delitto L. F. (classe 1992) cittadino albanese, domiciliato a Cattolica, ritenuto responsabile delle citate azioni criminose, in concorso con altro soggetto che sarebbe stato identificato qualche giorno dopo.
I militari operanti, nel corso degli accertamenti, raccoglievano a carico del predetto inconfutabili e concordanti indizi di colpevolezza relativi alla commissione di una trentina di furti in abitazioni, commessi mediante l’effrazione di porte e/o finestre, ove praticavano un foro nel telaio, ed indebito utilizzo di carte bancomat con le quali prelevavano denaro contante presso sportelli siti in questo capoluogo. I furti avvenivano sempre di notte, mentre le famiglie all’interno delle abitazioni dormivano profondamente. Sono stati asportati durante tali azioni criminose vari oggetti, tra cui oggetti in oro di varia fattura, documenti vari, libretti postali, pc portatili e tablet, cellulari, abbigliamento vario, accessori tipo valigie e borse da donna, biciclette anche di valore, denaro contante per circa 10.000 euro, mentre i prelievi effettuati tramite le carte asportate ammontano a circa 5.000 euro.
Arrivati all’individuazione del primo soggetto, i militari si sono concentrati sulla cerchia di familiari ed amici del predetto, ed hanno individuato nel cugino V.A. (classe 1995) il complice del primo, che avendo saputo del fermo a cui era stato sottoposto L.F., si era reso irreperibile.
Con caparbietà ed acume, i militari hanno pertanto diramato le ricerche a tutte le autorità portuali del centro Italia, vedendo concreto il pericolo di fuga del soggetto. Infatti, il 14 ottobre 2017, l’Ufficio Polizia di Frontiera Marittima di Ancona notava che L.F.. compariva nell’elenco dei passeggeri che avevano prenotato un biglietto per il traghetto che nello stesso pomeriggio sarebbe salpato da Ancona alla volta di Durazzo, ove il soggetto sarebbe riuscito a rendersi irreperibile. Avuta tale comunicazione, i Carabinieri si sono tempestivamente portati presso il Porto di Ancona ove rintracciavano e sottoponevano a fermo di indiziato di delitto V.A, il quale si era sottratto al controllo di polizia all’imbarco, nascondendosi all’interno del cassone di un autocarro; ma mancando 5 minuti alla partenza del traghetto, ed essendo certo di essere sfuggito alle forze di polizia italiane, era uscito dal suo nascondiglio, per recarsi tranquillamente al bar del traghetto, ove i Carabinieri lo hanno trovato, per condurlo, dopo le formalità legate allo stato di fermo, presso la Casa Circondariale di Monteacuto in Ancona.
No Comment