La paziente di 80 anni, residente ad urbino, era stata ricoverata il giorno 8/10/2017 per l’insorgenza di una gravissima emorragia cerebrale, non trattabile neppure con un intervento chirurgico in emergenza, per cui è stata ricoverata presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Urbino. Le condizioni della paziente nei giorni successivi si sono ulteriormente aggravate e fino ad arrivare alla morte cerebrale.
Gli accertamenti di legge della morte cerebrale sono stati effettuati da un Collegio Medico nominato dalla Direzione Medica , composto da un medico Rianimatore dell’ospedale di Urbino un medico della Direzione Medica e un neurologo proveniente dall’Azienda ospedaliera Marche Nord.
I familiari della paziente hanno subito acconsentito alla donazione degli organi, considerando la generosità in vita della loro cara e facendosi quindi intrerpreti della sua volontà.
Il prelievo di organi è iniziato nel pomeriggio del giorno 10 e si è protratto fino alla serata. Gli organi sono stati prelevati da un equipe del Centro Trapianti di Ancona. Sono stati prelevati il fegato e le cornee. Il fegato è stato trapiantato ad Ancona ad un giovane paziente. Le cornee, prelevate dall’oculista dell’ospedale di Urbino, sono state inviate alla Banca degli Occhi di Fabriano che le assegnerà ai centri oculistici regionali.
Il personale sanitario che ha effettuato le procedure di prelievo degli organi ringrazia sentitamente la famiglia della donatrice per il gesto di grande generosità grazie al quale pazienti affetti da gravi patologie potranno avere una nuova speranze di vita.
È questo il 5° prelievo di organi, oltre a 1 prelievo di tessuti, dall’inizio dell’anno per l’ospedale di Urbino. Questo è segno del grande senso civico e dell’altruismo della nostra pololazione, ma anche dell’impegno e della motivazione dei sanitari, infatti le fasi del mantenimento del donatore in rianimazione, dell’accertamento dell’idoneità degli organi e delle fasi di prelievo in sala operatoria, sono un processo multidisciplinare, che richiede un corretto coordinamento e l’efficienza di tutta la struttura ospedaliera.
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