I carabinieri di San Costanzo da tempo tenevano d’occhio due fratelli albanesi poco più che maggiorenni che, abbandonati dai genitori, abitavano in una casa in pessime condizioni senza corrente elettrica sostenendosi con qualche lavoro saltuario e piccoli espedienti.
Per questo, quando i militari hanno visto uno dei fratelli con una bicicletta nuova fiammante si sono insospettiti mettendola in relazione con recenti furti in abitazioni avvenuti proprio nel paese.
Hanno pertanto deciso di effettuare un sopralluogo nell’abitazione dei ragazzi per scoprire se vi fosse della refurtiva e, a primo acchito, hanno osservato con sorpresa le luci accese e gli elettrodomestici in funzione. I due ragazzi per nulla sorpresi hanno accompagnato i militari nel garage dove erano accatastati elettrodomestici ed alcuni attrezzi da lavoro di provenienza furtiva. Durante la perquisizione l’attenzione dei militari è stato catturata da un lungo cavo che collegava l’impianto elettrico della casa fuoriuscendo verso l’esterno. Questo cavo percorrendo un breve tragitto, attraverso un lucernaio, finiva in un’abitazione adiacente. Individuato il proprietario, uno straniero che si reca a San Costanzo solo in estate, e recuperate le chiavi, all’interno si è avuta conferma di quanto era facilmente ipotizzabile. I due ragazzi si erano appropriati della corrente elettrica collegando il loro impianto domestico privo di utenza attiva con quello dell’ignaro vicino.
I due fratelli, R. S. 21enne e D. S. 18enne, entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine, sono stati tratti in arresto e trattenuti nelle celle di sicurezza. Oggi il Giudice ha convalidato l’arresto e, avendo l’avvocato chiesto i termini a difesa, ha disposto l’obbligo di presentazione quotidiana in caserma.
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