URBINO CITTA’ TURISTICA, Urbino è città dell’UNESCO e lo è per i criteri sotto riportati:
(ii): durante la sua breve supremazia culturale, Urbino ha attirato alcuni dei più illustri studiosi e artisti del Rinascimento, che hanno creato un complesso urbano di eccezionale omogeneità, la cui influenza si è largamente estesa al resto d’Europa;(iv): Urbino rappresenta un vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, così armoniosamente adattata al suo ambiente fisico e al suo passato medievale che la città diventa del tutto eccezionale.
Un’amministrazione ha il compito istituzionale di tutelare il proprio patrimonio Unesco e al tempo stesso di valorizzarlo tramite l’elaborazione e l’attuazione di progetti, implementandone la qualità così come riportato nel Piano di Gestione, già approvato, già operativo, nel quale sono riportate tutta una serie di azioni di miglioramento e conservazione da attuare in sinergia anche con tutte le istituzioni competenti del territorio che si occupano di arte, cultura,e turismo.
Da anni assistiamo invece ad un’amministrazione che non lavora in questa direzione, non applica quanto riportato nel suddetto piano di Gestione, non tutela il patrimonio della propria città, anzi persegue con scelte improprie la disarmonia in netto contrasto con il iv) punto dei criteri Unesco. Forse era questa la rivoluzione a cui si accennava, anche perché altro non si è notato.
Dimostrazione dunque di azioni improvvisate, senza alcuna pianificazione, anzi elemento di discontinuità nel senso di assenza e vacuità.
Chi amministra oggi, vive di rendita su quelli che sono stati i progetti delle amministrazioni precedenti, non si vedono progetti per il futuro, se non manifestazioni di basso livello che fanno parlare solo in senso negativo.
Lo sviluppo turistico di questa città è al di la da venire, non ci sono le condizione per attuarlo, l’approccio è personale non sistematico, basta vedere ciò che avviene in questi giorni, nonchè la presentazione dei siti istituzionali, il sito turistico del comune non esiste, la pubblicizzazione degli eventi è assente, l’infrastruttura digitale non è sfruttata. Se si va nel sito dei luoghi Unesco in italiano, nella sezione delle informazioni utili e si clicca sul sito turistico del comune, quello che si ottiene è la non raggiungibilità, se si clicca sul sito del comune esce una pagina piena, senza riferimenti immediati e soprattutto solo in italiano. Come può una città come Urbino non possedere un sito che si occupa di turismo e cultura scritto oltre che in italiano anche in inglese, magari anche in francese, in spagnolo e in cinese e qualsiasi altra lingua. Questo tipo di infrastruttura non richiede sbancamenti, asfalti o altre lavorazioni fisiche, ma solo un buon informatico insieme ad una buona programmazione degli eventi, dalla quale gli interessati possono subito sapere cosa c’è e cosa si fa in Urbino.
D’altra parte questo lavoro non può prescindere dal coinvolgimento di una delle più importanti risorse della città in materia di cultura, arte e turismo, la Galleria Nazionale della Marche.
ll lavoro in sinergia con questa istituzione cittadina, inserita dal 2014 nei venti più importanti musei italiani, avrebbe dovuto essere un imperativo, che avrebbe potuto portare risultati eccellenti per la città in termini di valore e di prestigio, ma si è invece assistito e si assiste ancora a continui contrasti, addirittura ad insulti contro il direttore da parti di questa amministrazione che portano sempre più a divisioni e indifferenza.
Ci auspichiamo pertanto che le cose possano prendere direzioni diverse da quelle che oggi rappresentiamo, per il bene della collettività.
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