Alessandro Zaccuri incontra gli studenti
– Aula Rossa di Palazzo Battiferri, Dip. Economia Uniurb, il giornalista di Avvenire presenta il suo libro “Come non letto. 10+1 classici che possono ancora cambiare il mondo” –
Il CTU Cesare Questa in collaborazione con Urbino e le città del libro, l’I.I.S. Raffaello, il Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Laurana-Baldi organizza un incontro ― alla presenza degli studenti liceali e universitari ― con lo scrittore e giornalista di Avvenire Alessandro Zaccuri, autore di Come non letto. 10 + 1 classici che possono ancora cambiare il mondo (Ponte alle Grazie), i cui proventi sono devoluti in beneficenza all’associazione “Nocetum” di Milano. L’incontro, alla presenza del Rettore Vilberto Stocchi e dei presidi dei licei, si terrà sabato 27 gennaio alle ore 10 nell’Aula Rossa di Palazzo Battiferri, in Via Saffi, 42.
Il libro in questione è ripartito in dieci capitoli più uno, che affrontano altrettante opere di narrativa (soprattutto alcuni dei maggiori capolavori dell’Ottocento), individuandone le rispettive tematiche essenziali. Il sogno per Don Chisciotte, la città per Oliver Twist, la giustizia per I miserabili, la storia per Guerra e pace e così via. Il saggio offre, in questo modo, un’inedita chiave di lettura e apre le porte di nuove interpretazioni, stimolando al contempo il lettore a sviluppare una propria esegesi dei testi (e inoltre a leggerli o a rileggerli). Ma Come non letto non è solo un libro: è un progetto, nato a Milano, di alleanza tra letteratura e solidarietà, un vero e proprio piano di assistenza per i bisognosi dunque, capace di testimoniare concretamente come si possa “dare da mangiare” con i classici. Le serate di Come non letto sono semplici: beni (non soldi) da raccogliere e un libro di cui parlare. Zaccuri racconta, interpreta e crea il dibattito, il pubblico porta in cambio la sua offerta materiale. La grande letteratura dimostra così di non essere un futile passatempo e si conferma invece un’esperienza incisiva, non solo per il piacere del singolo lettore, ma per il bene e per l’equilibrio della società nel suo complesso. Letteratura che, se anche a rigor di critica non è possibile definire “impegnata”, può ancora fornire il suo piccolo contributo per rendere il mondo un posto migliore.
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