Interverrà il presidente nazionale Cna Fita Patrizio Ricci dopo l’incontro di ieri con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.
TAGLIO DELLE DEDUZIONI PER L’AUTOTRASPORTO,
ASSEMBLEA DELLA FITA CNA MARCHE SABATO 28 LUGLIO AD ANCONA
PER DECIDERE SE CONFERMARE IL FERMO TRA IL 6 E IL 9 AGOSTO
Nelle Marche dal 2009 a giugno 2018, l’autotrasporto marchigiano ha perso 891 imprese di cui 112 solo nei primi sei mesi dell’anno in corso.
Trentotto euro ogni giorno di deduzioni forfettarie al posto dei 51 previsti negli anni scorsi. Si tratta di una doccia fredda per i 3.878 autotrasportatori marchigiani, che dovranno pagare maggiori tasse per importi che vanno da 700 a 2 mila euro. La categoria resta sul piede di guerra. Sabato 28 luglio la Fita Cna Marche ha convocato gli autotrasportatori associati ad Ancona per confrontarsi con il presidente nazionale Fita Cna Patrizio Ricci, dopo l’incontro avuto ieri con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. L’assemblea si terrà alle ore 9,30 nella sede della Cna Marche, via Sandro Totti. 4.
“Sabato ad Ancona” afferma il responsabile Fita Cna Marche Riccardo Battisti” decideremo se confermare il fermo dell’autotrasporto, già fissato tra il 6 e il 9 agosto o se sospenderlo in attesa di interventi del Governo per portare le imposte sul gasolio sotto il 50 per cento del costo complessivo alla pompa. Oggi le accise incidono per il 59 per cento, un poco invidiabile record che abbiamo nell’Unione Europea”.
Altre richieste degli autotrasportatori riguardano la velocizzazione dei tempi di pagamento (oggi passano da 90 a 180 giorni prima di incassare); la possibilità di pagare le imposte solo quando viene incassata la fattura e di rendere deducibili le fatture passive solo quando pagate; la proroga delle schede carburante anche per gli autotrasportatori di consorzi e cooperative che hanno cisterne private; il ripristino dei fondi destinati ai pedaggi autostradali, che sono stati tagliati di 48 milioni per i prossimi due anni.
“Intanto ogni giorno”dichiara il presidente Fita Cna Marche Roberto Grazioli “sbarcano al porto di Ancona flotte di camion targati Polonia, Romania, Bulgaria, Slovacchia e di altri Paesi dell’Est Ue dove il salario minimo per gli autisti è inferiore a 500 euro al mese mentre il gasolio per autotrazione costa da 24 a 40 centesimi meno che in Italia. Una concorrenza sleale che ha colpito duramente i nostri autotrasportatori.” Nelle Marche dal 2009 a giugno 2018, l’autotrasporto marchigiano ha perso 891 imprese di cui 112 solo nei primi sei mesi dell’anno in corso. Inoltre, dovendo ridurre i costi, le imprese non investono: da gennaio solo il 3 per cento delle 3.878 aziende del settore, ha effettuato investimenti.
“Gli autotrasportatori” conclude Grazioli “chiedono una svolta al Governo sulle questioni appena elencate perché così non si può andare avanti e si rischia il collasso di un intero settore, che è fondamentale per la nostra economia”.
L’ADDETTO STAMPA CNA MARCHE: SERGIO GIACCHI 335218058
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