Si è conclusa la seconda edizione di “Domus Romana” rievocazione storica di Sant’Angelo in Vado. “Storia d’amore tra mito e realtà” è stato il tema scelto con rievocazioni storiche, simulazioni di battaglie, corse alle bighette ed attività equestri.
La cittadina dell’alta Valle del Metauro è stata presa d’assalto da popolazioni romane e celtiche che hanno stazionato nell’area di Campo Monti, “casa” del più grande ritrovamento archeologico degli ultimi 50 anni: la Domus del Mito.
Proprio in quest’area i gruppi storici locali Colonia Iulia Fanestris di Fano e la Teuta Senones Pisaurenses di Pesaro, hanno allestito accampamenti militari e dato vita a rievocazioni di riti solenni e combattimenti, in riferimento alle battaglie che hanno caratterizzato la storia dai primi decenni del IV secolo A.C., quando i celti attaccarono la penisola.
Questa seconda edizione ha visto anche la partecipazione di gruppi provenienti da altre regioni come La Decima Legio di Roma condotta dallo scrittore storico Giuseppe Cascarino e del gruppo Europa Antiqua, proveniente da Verona, organizzato dall’archeologo Gioal Canestrelli.
Nel clou dell’evento, sabato sera, è andata in scena l’antica leggenda dell’origine di Sant’Angelo in Vado, rappresentazione che non solo ha dato risalto alla città, ma ha messo anche in pratica il concetto di “Tartufo tutto l’Anno” brand lanciato nel 2017 dal sindaco Gianalberto Luzi e dal vicesindaco (e assessore al Tartufo) Romina Rossi.
La corsa delle Bighette è stato il momento ludico di maggiore coinvolgimento, i laboratori e le attività equestri sono state felicemente apprezzate. Il programma si è ripetuto nella giornata di domenica 1 luglio dove hanno trovato spazio dimostrazioni di tiro con l’arco e la presentazione del libro “Il Manuale del legionario romano”dello storico e scrittore Giuseppe Cascarino.
Chiusura dell’evento ancora più emozionante quando i guerrieri in campo hanno simbolicamente attaccato il pubblico durante l’ultima battaglia tra Celti e Romani.
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