E.M., 65enne pensionato fanese incensurato, nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, in zona Ponte Metauro, ha preso di mira una giovane mamma che si trovava davanti alla sua abitazione.
L’uomo non ha esitato ad abbassarsi i pantaloni e ad iniziare a masturbarsi incurante della presenza dei figli della giovane mamma.
La donna, sorpresa ma determinata, gli ha intimato di ricomporsi e di allontanarsi con la minaccia che avrebbe chiamato i carabinieri. L’uomo, dopo aver fatto finta di desistere e di allontanarsi, ha iniziato a girare attorno all’abitazione della vittima con la sua auto tanto da indurre la donna ad allertare il marito che si trovava al lavoro in un’azienda della zona industriale di Bellocchi evitando altresì di uscire di casa per il timore di rincontrare il molestatore.
Trascorse alcune ore, la vittima, nella convinzione che il molestatore si fosse oramai allontanato, è uscita di casa per gettare l’immondizia ai vicini cassonetti ma l’uomo, improvvisamente, l’ha raggiunta sorprendendola da dietro ed afferrandola in modo violento ai seni tanto da procurarle delle vistose ecchimosi. La vittima, nonostante la sproporzione fisica, pareggiata dai quasi trent’anni di meno, è riuscita a difendersi in modo energico, colpendo il violentatore più volte tanto da farlo accasciare a terra.
In questo frangente fortuna ha voluto che il marito rientrasse dal turno di lavoro ed essendo già stato allertato dalla giovane moglie qualche ora prima dell’accaduto ha immediatamente percepito cosa stesse accadendo. A quel punto mentre con una mano teneva bloccato il violentatore con l’altra ha contattato il 112 che in alcuni minuti ha inviato sul posto una gazzella con a bordo tre carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della compagnia di Fano.
I militari, appurati i fatti, hanno arrestato nella flagranza l’improvvisato violentatore e lo hanno condotto nella caserma di via Pisacane.
Dopo due giorni in stato di arresto al proprio domicilio, E.M. è stato condotto dinanzi ai giudici del tribunale di Pesaro in udienza collegiale che, oltre a convalidare l’arresto, lo hanno condannato alla pena di mesi 18 di reclusione con l’interdizione da pubblici uffici, rimettendolo in libertà perché incensurato.
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