Elisoccorso. Pronti, via ! Anzi no, fermi tutti !
L’appalto per l’erogazione dei servizi di elisoccorso anche notturno non decolla trattenuto dai ricorsi. Manca, dopo anni, il numero sufficiente di elisuperfici idonee al servizio. Si può rischiare di morire, di notte, solo uno per volta, poiché il servizio di volo notturno sarà attivo esclusivamente a Fabriano (luogo democraticamente più lontano da tutti).
Che l’approssimarsi della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali renda nervosi ed iperattivi molti politici, è riscontrabile dalla moltitudine di iniziative organizzate sui territori in queste settimane, ma che l’ansia da prestazione porti addirittura a compiere marchiani errori è risaputo, e tale sciagura dovrebbe essere evitata soprattutto da personaggi esperti come il Presidente Luca Ceriscioli. Così leggendo i giorni scorsi del “grande” traguardo raggiunto nell’aver dotato la regione di un servizio di elisoccorso anche notturno attivato in ben due postazioni, abbiamo scavato tra gli atti regionali (DGR1322/19), scoprendo che l’appalto per l’erogazione dei servizi, tanto attesi dai cittadini, è bloccato dall’ennesimo ricorso di una società concorrente alla gara. Leggendo poi bene tra le righe, si scopre che il servizio di volo notturno sarebbe attivato solo in corrispondenza di Fabriano, mentre ad Ancona resterebbe il solo servizio diurno. A dimostrare l’insussistenza del servizio promesso, è lo stesso Ceriscioli che afferma sulla stampa che “è in fase esecutiva l’adeguamento impiantistico e strutturale di 27 elisuperfici per renderle, anch’esse, operative al volo notturno, e la realizzazione di altre sette per coprire tutto il territorio regionale”. Ma allora Ceriscioli quali annunci va facendo ?! Già due anni e mezzo fa avevo presentato una interrogazione in regione per denunciare i ritardi nell’attivazione del servizio, ed ancora il servizio si trova ad alta quota senza riuscire ad atterrare tra i cittadini.
La politica degli annunci ormai è una tecnica obsoleta, che i cittadini hanno individuato da tempo, ed alla quale si sono già dimostrati refrattari. Il fallimento della politica sanitaria regionale è da anni sotto gli occhi di tutti, e chiunque ne è ormai consapevole: non saranno sufficienti alcuni mesi per porvi rimedio, e non si intravvede alcuna correzione, considerando gli insignificanti emendamenti fatti approvare dal presidente alla commissione sanità, sul pessimo piano socio-sanitario in discussione. Nel frattempo l’entroterra resta sguarnito dei necessari servizi sanitari, come confermato dal senso di una clamorosa gaffe dal Presidente stesso: “tutti cittadini possono sentirsi di serie A”: possono sentirsi, perché in realtà non lo sono.
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