Da Roma giungono importanti novità in vista della riattivazione della ferrovia Fano-Urbino. Le commissioni parlamentari competenti hanno espresso parere favorevole all’aggiornamento del contratto di programma con RFI, confermando lo stanziamento già previsto di un milione di euro a favore di uno studio di fattibilità per il ripristino della tratta a fini turistici.

Il dato politico rilevante va rintracciato però nei pareri approvati, in cui sono state inserite specifiche osservazioni che attribuiscono una particolare priorità alla ferrovia metaurense.
Grazie all’impegno della senatrice Rossella Accoto e del presidente della Commissione Lavori Pubblici, sen. Mauro Coltorti, il Senato segnala “l’importanza di azioni mirate in particolar modo riferite alla riattivazione della linea Fano-Urbino, il cui progetto è previsto nel programma di valorizzazione turistica delle ferrovie minori”. Il pressing del deputato Roberto Rossini è servito inoltre per includere, nel parere della Commissione Trasporti della Camera, la destinazione prioritaria delle risorse al ripristino delle condizioni di circolabilità sulle linee individuate dalla legge sulle ferrovie turistiche, in cui rientra la Fano-Urbino.

“Dopo più di trent’anni dalla chiusura della linea – dichiarano la sen.ce Accoto e l’on. Rossini – il vento sta finalmente cambiando e stiamo raccogliendo i primi risultati concreti per la riapertura della ferrovia. Le risorse stanziate sono reali e l’importante segnale politico che arriva dalle commissioni parlamentari conferma la volontà delle istituzioni di investire sullo sviluppo del nostro territorio, che passa anche attraverso il potenziamento del trasporto pubblico nell’ottica della mobilità sostenibile”.

Esprimono grande soddisfazione anche i portavoce fanesi del Movimento 5 Stelle. “Questi traguardi – affermano i consiglieri Mazzanti, Ruggeri e Panaroni – sono frutto di un gioco di squadra tra diversi livelli di governo che ha dimostrato di funzionare. Attraverso una costante opera di ascolto e intermediazione, continueremo a fungere da cinghia di trasmissione per le istanze del territorio che meritano di essere sottoposte all’attenzione dei palazzi romani”.

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