Giuseppe Veneziano VS Raffaello Sanzio è un progetto installativo urbano che vede l’artista Giuseppe Veneziano protagonista di un percorso “espositivo” che coinvolge tutta la città di San Benedetto del Tronto occupando per più di un mese alcune delle affissioni pubbliche cittadine. L’obiettivo è quello di ripensare la fruizione artistica, in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia mondiale di Covid-19, dando la possibilità all’osservatore di godere dell’esperienza culturale al di fuori degli spazi deputati.
L’Associazione culturale Verticale D’Arte e il Professor Stefano Papetti, in collaborazione con il Comune di San Benedetto Del Tronto e da un’idea di Sandro Mariani, presentano il progetto espositivo Giuseppe Veneziano VS Raffaello Sanzio, un omaggio che l’artista Giuseppe Veneziano vuole fare a Raffaello, pittore simbolo del Rinascimento italiano nato a Urbino, nei cinquecento anni dalla sua morte.
La mappatura artistica – urbana sarà quindi caratterizzata da soggetti mutuati dal repertorio raffaellesco fusi insieme da Veneziano a personaggi pop dell’immaginario collettivo, con un risultato stimolante, divertente e a tratti dissacrante e dal formato maxi. Infatti le opere riprodotte dell’artista andranno ad occupare i grandi tabelloni pubblicitari disseminati in zone visibili e nodali della città.
L’obiettivo del progetto è quello di impiegare gli strumenti della comunicazione di massa e della pubblicità a favore della divulgazione dell’arte, creando dei nuovi percorsi urbani in cui un ampio pubblico ha la possibilità di avvicinarsi ai linguaggi del contemporaneo senza necessariamente dover entrare in un museo. Un modo per favorire la divulgazione dell’arte attraverso un format inusuale, ma certamente più immediato e in questo momento sicuro per tutti.
“L’idea di un percorso di questo tipo consente di poter fruire i linguaggi dell’arte contemporanea attraverso una modalità totalmente nuova e nel rispetto delle disposizioni del distanziamento sociale imposte in questo periodo” – affermano Elisa Mori e Giorgia Berardinelli dell’Associazione culturale Verticale D’Arte – “andando a incuriosire e coinvolgere anche un nuovo pubblico – sia esso cittadino o turistico come ci auspichiamo che accada – nel pieno spirito delle operazioni culturali che Verticale D’Arte porta avanti sin dalla sua costituzione”.
La mostra Giuseppe Veneziano VS Raffaello Sanzio sarà anche l’occasione per riscoprire zone inconsuete di San Benedetto del Tronto e riappropriarsi in modo diverso di spazi urbani che la pandemia e la reclusione di questi mesi stanno restituendo alla collettività e alla percezione del singolo con modalità inedite e nuove.
I visitatori si possono muovere infatti con mezzi propri o a piedi, alla ricerca delle opere disseminate nel circuito urbano del comune, con l’ausilio di una brochure e di strumenti digitali e interattivi che permetteranno di individuare la precisa collocazione delle stesse e di avere accesso a contenuti agili e accattivanti con informazioni sulle opere esposte e sull’artista.
“Per la prima volta nella città di San Benedetto del Tronto sarà possibile fruire dell’arte in una modalità insolita: ossia ammirandola attraverso la cartellonistica stradale.” – afferma l’assessore alla cultura del Comune di San Benedetto del Tronto Annalisa Ruggieri – “Nonostante il periodo che stiamo vivendo, l’arte ci viene sempre in aiuto e ci insegna che ci possono essere modalità sempre nuove e innovative per fruirne. Questa mostra poi vuole essere un tributo a tutta la Regione Marche, attraverso la celebre figura di un suo illustre concittadino, Raffaello Sanzio, di cui l’artista contemporaneo Giuseppe Veneziano ci offre la sua personale interpretazione”.
L’esposizione sarà ulteriormente arricchita dalla presenza della tela con La Madonna della Sanificazione (2020) di Giuseppe Veneziano, ispirata alla Madonna del Granduca di Raffaello conservata a Palazzo Pitti a Firenze, che verrà esposta dal 24 luglio al 30 agosto 2020 presso la sede dell’Archivio storico comunale nel Palazzo Bice Piacentini nel Vecchio Incasato di San Benedetto del Tronto.
L’opera, recentemente realizzata, oltre a essere ispirata al grande pittore urbinate, è certamente testimonianza e documento degli accadimenti legati alla pandemia e, come spesso accade, l’arte contemporanea si rivela il linguaggio ideale attraverso il quale commentare e far riflettere lo spettatore moderno sulle vicende che caratterizzano l’attualità.
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