Ugo Di Puorto, Raffele Mormone, Badr Amouiyah, Andrea Cavallari, Moez Akari e Souhaib Haddada, i sei componenti della cosiddetta ‘banda dello spray‘ sono stati condannati a pene comprese tra i 10 e i 12 anni con uno sconto significativo rispetto alle iniziali richieste dei pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai. Le pene tengono conto della riduzione di un terzo prevista dal rito abbreviato, ma non includono l’associazione a delinquere, non riconosciuta dal gup.
“Il riconoscimento della costituzione civile da parte della Regione Marche, e quindi di un risarcimento che sarà successivamente quantificato in sede civile, sta a dimostrare che le istituzioni sono a fianco dei cittadini per salvaguardare il loro diritto alla giustizia”. Sono parole del Garante, Andrea Nobili, subito dopo la sentenza per la strage di Corinaldo, dove morirono cinque adolescenti ed una mamma di 39 anni. Nei mesi scorsi era stato proprio il Garante a sollecitare la Giunta regionale affinchè si costituisse parte civile. “Un atto dovuto – ribadisce – a cui questa Autorità di garanzia, per la sua stessa mission, non poteva sottrarsi. Purtroppo, e ne siamo perfettamente consapevoli, nessuna sentenza riuscirà a colmare il dolore dei familiari e ridare loro quello che hanno perso in quella tragica notte di dicembre”.
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