Dal 05 agosto 2020 e fino al 30 settembre 2020 saranno limitati i prelievi da tutti i corsi d’acqua insistenti nel bacino idrografico del fiume Metauro. Lo ha disposto oggi la Regione Marche attraverso un decreto del dirigente del Servizio Tutela del Territorio di Pesaro e Urbino al fine di preservare la risorsa idrica e salvaguardare il sistema di approvvigionamento idropotabile del territorio della provincia di Pesaro e Urbino.
In particolare, sono previste le limitazioni relative a:
- a)sospensione di tutti i prelievi di acqua pubblica dai corsi d’acqua ubicati nel tratto compreso tra l’invaso del Furlo e la foce del Fiume Metauro (Fiume Candigliano, Fiume Metauro e relativi affluenti);
- b)riduzione del 50% della portata dei prelievi di acqua pubblica rispetto a quella prevista nei disciplinari di concessione o nelle licenze annuali di attingimento, da tutti i corsi d’acqua presenti a monte del bacino del Furlo (Fiume Candigliano, Fiume Metauro, Fiume Burano, Fiume Biscubio, Fiume Bosso, Torrente Bevano, Torrente Certano e relativi affluenti).
Se l’evoluzione del contesto meteo-climatico o delle condizioni di portata dei corsi d’acqua lo consentiranno, il provvedimento potrà subire eventuali modifiche.
Inoltre, per sopperire a situazioni o esigenze di particolare e grave necessità adeguatamente documentate e motivate e in assenza di fonti di approvvigionamento alternative, la P.F. Tutela del Territorio di Pesaro e Urbino, che riunisce le competenze dell’ex Genio Civile, potrà rilasciare specifiche deroghe ai soggetti che ne faranno richiesta.
Si ricorda che la violazione alle disposizioni del suddetto provvedimento comporterà, ai sensi dell’art.17 del R.D. 11/12/1933 n. 1775, il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 3.000 a euro 30.000 e, nei casi di particolare tenuità, da euro 300 a euro 1.500.
L’ufficio di riferimento della Regione Marche – P.F. Tutela del Territorio di Pesaro-Urbino è a disposizione per eventuali chiarimenti o informazioni (tel. 071/806.7020-7091-7018).
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