“Voglio ringraziare il comandante Galdenzi per il lavoro fatto in questi anni. Ha delle competenze giuridiche importanti, quindi sicuramente sarà utile all’amministrazione in altri ambiti. Lo voglio ringraziare soprattutto per essersi preso tutte le responsabilità. È evidente che le sue sono solo responsabilità indirette, ma continuo a pensare che quello che è successo sia una cosa molto grave”. Il giorno dopo le dimissioni del comandante della polizia locale Galdenzi, interviene il sindaco Matteo Ricci: “L’ordinanza del sindaco non è carta straccia, soprattutto quando si parla di sicurezza sanitaria. Quello che è successo a Ferragosto è molto grave, non si capisce perché i controlli non siano scattati immediatamente”. “Non mi è piaciuto lo scarica barile nei confronti della Prefettura, Questura e forze dell’ordine, che ringrazio per la loro collaborazione sempre costante e precisa. Dalle verifiche che ho fatto il coordinamento degli interventi spettava alla polizia municipale, ma ad alcune domande non ho avuto risposta: perché non sono intervenuti subito? Perché non hanno fatto spegnere la musica quando hanno visto che la situazione stava degenerando? Perché non hanno chiesto aiuto?” Inoltre, “Perché invece negli ultimi anni, quando facevamo di tutto per evitare l’esodo dei ragazzi attraverso anche le feste in spiaggia, venivano fatti controlli continui per evitare balli, nonostante l’indicazione di dare priorità alla sicurezza stradale e dei locali? Avevo chiesto intransigenza, perché in questi momenti non si può scherzare, avevo chiesto anche la chiusura per due giorni dei locali e nemmeno quello è stato fatto”. Per questo, continua Ricci: “Chiederò alla nuova comandante Francesca Muzzini di capire cos’è successo. Così come ho chiesto al Prefetto di dare una risposta forte a quello che è successo, che non deve ripetersi da qui alla fine dell’estate. Le ordinanze devono essere rispettate, soprattutto quando si parla di salute pubblica. Sono per la persuasione, ma quando qualcuno tradisce la fiducia e non rispetta le regole ci vogliono delle punizioni”. Oltre alle multe, anche la chiusura dei locali: “I verbali sono stati fatti in maniera tardiva a soli a due stabilimenti, con il minimo della multa. A questi non è stata abbinata la sospensione delle attività. Scaduto il termine di 48 ore, entro la quale la sanzione poteva essere applicata direttamente dalla polizia municipale, la palla passa alla Prefettura, che potrebbe valutarne lo stop da 5 a 30 giorni”.
Nessuna replica sui quanto è stato detto dai sindacati: “Ho grande fiducia nell’operato delle forze dell’ordine. Ma noto che da diversi anni, dentro il sindacato di polizia, prevale spesso la politica rispetto al resto”.
Delusione anche per l’atteggiamento di alcuni ragazzi e bagnini: “A loro dico che torneremo a fare festa e a ballare. Ma ancora non è il momento perché non possiamo fare aggregazione. Alcuni bagnini non hanno rispettato le regole tradendo la nostra fiducia. Negli anni passati abbiamo sempre spinto per fare di Pesaro una città vivace, permettendo ai gestori di fare le feste per tenere i ragazzi qui. Quest’anno avevamo avvisato che non sarebbe stato possibile organizzare feste”.
Le raccomandazioni per il week end restano le stesse, distanziamento e mascherine obbligatorie nei luoghi affollati a partire dalle 18 e nei locali chiusi. “Va bene uscire, stare con gli amici, ma vanno rispettate le distanze e le regole. Tutte le iniziative che aggregano sono state rinviate”. Dal Palio dei Bracieri alla Fieri di San Nicola, il sindaco ricorda gli eventi estivi annullati: “Non possiamo rischiare – conclude il sindaco, dobbiamo viverci l’estate come stiamo facendo, con grande sicurezza e attenzione per evitare che partano nuovi focolai”.
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