Approvazione unanime del Consiglio per la proposta di legge che vede come primo firmatario il Presidente Antonio Mastrovincenzo. Soddisfazione per la legislatura che termina proprio nel nome del famoso medico originario di Castelplanio. Prevista l’organizzazione di iniziative ed eventi sui grandi temi che hanno caratterizzato la sua vita
“La decima legislatura regionale si chiude nel nome di Carlo Urbani. Di questo siamo particolarmente orgogliosi, perchè ricordarlo vuol dire offrire, soprattutto ai giovani, il grande esempio di un uomo che con tenacia, determinazione, passione e sacrificio ha lasciato in eredità un importantissimo lavoro di ricerca”. Sono parole del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, primo firmatario della proposta di legge che istituisce la “Giornata regionale Carlo Urbani”, da celebrare ogni 29 marzo, anniversario della morte del medico, nato a Castelplanio, che riuscì a identificare e classificare la Sars, malattia al centro dell’epidemia esplosa in Estremo Oriente tra il 2002 e il 2003.
“Ha indicato a tutti noi – sottolinea Mastrovincenzo – la strada da percorrere, che è quella dell’attenzione verso il prossimo, della lotta alle diseguaglianze, della solidarietà internazionale in campo sanitario”.
L’atto, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale nell’ultima seduta della legislatura, è stato sottoscritto anche dai Vicepresidenti Renato Claudio Minardi Piero Celani, dai Consiglieri segretari Boris Rapa e Mirco Carloni, dall’assessore Angelo Sciapichetti e dai consiglieri Enzo Giancarli, Francesco Giacinti, Romina Pergolesi e Gianni Maggi.
Obiettivi della proposta di legge, l’organizzazione di iniziative che promuovano azioni di sensibilizzazione ed educazione sui grandi temi che hanno caratterizzato la vita di Carlo Urbani. “Tra questi – spiega il Presidente – le misure per garantire parità di accesso ai farmaci e alle cure mediche con specifico riferimento alle aree a basse risorse; i modelli di sviluppo per contrastare la diffusione di epidemie e le metodologie per contenerle; le buone pratiche adottate per garantire l’ accesso alla salute alle popolazioni maggiormente in difficoltà”.
Lo scorso 23 giugno il Consiglio aveva approvato anche una mozione, primo firmatario Enzo Giancarli (a seguire Micucci, Bisonni, Busilacchi, Rapa, Zaffiri, Marconi, Leonardi, Urbinati, Pergolesi, Maggi, Volpini), che impegna la Giunta a rappresentare ufficialmente, nelle appropriate sedi parlamentari, l’opportunità di prevedere che la “Giornata nazionale dei camici bianchi”, in corso di istituzione tramite legge nazionale, venga celebrata proprio il 29 marzo, ricorrenza della morte di Carlo Urbani. Con l’invito ai parlamentari marchigiani affinchè intervengano in questa direzione.
A.Is.
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