Il punto del sindaco: 500mila euro di interventi per mettere in sicurezza aule, spazi e mense

PESARO – «Stiamo correndo per fare più di 500mila euro di lavori e mettere in sicurezza le scuole comunali. Allargando le aule e garantendo gli spazi nelle mense». Il sindaco Matteo Ricci ne discute con il ministro per la Famiglia e le Pari opportunità Elena Bonetti, in visita in città: «E’ una corsa contro il tempo – ribadisce il sindaco – ma l’anno scolastico si aprirà a Pesaro con tranquillità. Grandi problemi nelle classi non ce ne sono, tolti piccoli lavori di manutenzione su cui stiamo intervenendo. Credo che in ogni caso, dal livello nazionale, sarà introdotta la mascherina obbligatoria prima del 14 settembre proprio per una maggiore serenità di studenti, insegnanti e genitori. Del resto, visto che con il virus dovremo convivere, sarà un elemento che acquisirà sempre più importanza nei prossimi mesi in ogni aspetto della vita sociale». Così il ministro, dopo il confronto con Ricci: «Pesaro rappresenta una comunità capace di innovare e rispondere ai bisogni dei cittadini. Ho visitato il ‘Percorso Donna’, che sta facendo un lavoro straordinario nel territorio per supportare le donne vittime di violenza. Con il sindaco, a cui mi lega una personale amicizia, ho fatto il punto sulla ripartenza della scuola». Più in generale, «le linee guida dei ministeri della Salute e dell’Istruzione andranno ovviamente rispettate. Per la parte che mi compete credo che, nell’eventualità in cui i bambini siano costretti a rimanere a casa perché entrati in contatto con un contagiato, le famiglie debbano avere la serenità di sapere come procedere nel percorso sanitario per tamponi dedicati e veloci. E i genitori devono essere nelle condizioni di potere rimanere a casa, in modo alternato, per evitare che siano solo le donne a pagare il costo di eventuali disagi di questo tipo. Mascherina obbligatoria in classe? Dobbiamo organizzare in modo certo la ripartenza, in maniera che il 14 settembre tutti i bambini e gli studenti siano in aula e riacquisiscano il luogo educante. La valutazione spetta ai medici: se si ritiene la mascherina obbligatoria strumento necessario per attivare la ripartenza in modo stabile, la si consideri. Dobbiamo fare in modo che ci sia chiarezza e che le regole non siano impossibili», conclude il ministro.

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