«La sicurezza del trasporto scolastico, in questa fase così delicata, è prioritaria. Non possiamo abbassare la guardia su questo tema, mentre nelle scuole c’è un’attenzione estrema nell’adozione di tutte le precauzioni necessarie per evitare eventuali contagi. Come già avevo indicato prima dell’inizio dell’anno scolastico, è necessario reperire presso le aziende private tutti i mezzi che servono per garantire il trasporto in sicurezza dei ragazzi in tutte le tratte coinvolte. Ritengo che il limite dell’80 percento sul carico di passeggeri previsto dalla normativa nazionale si sia già rivelato, dopo solo due giorni di scuola, assolutamente inadeguato a far fronte alla reale esigenza di sicurezza. Per questo si rende necessario affrontare uno sforzo in più ed abbassare la soglia indicata, affinché il distanziamento sia attuato non solo sulla carta, ma anche e soprattutto nella pratica.
Chiedo alla nostra società di trasporti, Adriabus, di ampliare il parco mezzi destinato al trasporto scolastico, recuperando tutti gli autobus disponibili prima all’interno delle aziende del consorzio e poi nel mercato esterno: occorre attingere anche da quest’ultimo, infatti, se si vuole reperire un numero di mezzi adeguato alle reali esigenze del territorio. Siamo in una fase di emergenza e come tale è opportuno verificare la possibilità di adottare una maggiore flessibilità di azione e trovare le soluzioni adeguate affinché il diritto alla salute pubblica possa essere assicurato a tutti gli utenti. Penso che l’impiego di risorse aggiuntive rispetto alle previsioni in questa direzione sia una scelta assolutamente giustificata e di responsabilità, in particolare da parte di una società dove la partecipazione pubblica è importante».
Maurizio Gambini
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